Lunedì 29 Aprile 2024

Sconfessati Ruini e Wojtyla

IN POCHI conoscono la relazione della Commissione presieduta dal cardinale Ruini sul fenomeno di Medjugorje e consegnata in Vaticano nel 2014, e tra questi pochi c’è il Papa. Se Francesco ha quindi sentito il bisogno di inviare un vescovo a svolgere nuovi approfondimenti - in realtà a ricominciare da capo il lavoro - significa con tutta evidenza che Bergoglio non ha approvato il contenuto, i metodi e le conclusioni alle quali l’inchiesta ruiniana aveva condotto. L’attuale pontefice non è mai stato un fan delle apparizioni nel paesone vicino a Sarajevo, al contrario di un suo predecessore, San Giovanni Paolo II, che della Madonna di Medjugorje aveva un’idea positiva (curioso: il papa polacco venerò anche un altro santo, padre Pio, che un precedente papa del Novecento, Giovanni XXIII aveva bollato come poco meno di impostore), e solo pochi giorni fa Francesco in un’intervista aveva ricordato di non credere a una Madonna come capo di un ufficio postale che invia segnali a ore prestabilite.   IL PAPA argentino è un fervente devoto del culto mariano, che vanta una grande tradizione in Sudamerica dove sono meta di affollatissimi pellegrinaggi importanti santuari come Guadalupa o Arequipa, ma poco sopporta l’idea di alcuni veggenti che a orari prefissati del giorno asseriscono di vedere la Madonna, e che in nome di Maria impartiscono lezioni, anche ai vescovi. Ecco la sua sostanziale diffidenza. Il piano su cui si muove il Papa è però abbastanza scivoloso. Per prima cosa perché i fenomeni – ammesso che siano reali – sono ancora in corso (è dall’81 che vanno avanti) e la Chiesa non si esprime volentieri su fenomeni in corso, inoltre perché i «frutti delle fede» sono evidenti. E per frutti della fede intendiamo conversioni, vocazioni, confessioni. Tutte cose inneqabili. Tant’è che la stessa gerarchia è spaccata. Ci sono cardinali di primo piano in un fronte o nell’altro, ognuno con rubuste frecce al proprio arco. Chi sottolinea la scarsa affidabilità di questi sei ragazzi che si danno appuntamento con la Madonna come con un’amica, chi mette in evidenza il robusto movimento di popolo che dall’81 va avanti. E se è vero, come dice il Vangelo, che l’«albero si riconosce dai frutti», i frutti al momento ci sono. Non tanto però da convincere Francesco. Che ora manda un «suo uomo».