Martedì 30 Aprile 2024

Oltre 23 miliardi in più per pagare le bollette

Oltre 23 miliardi in più per pagare le bollette

Oltre 23 miliardi in più per pagare le bollette

IL CARO ENERGIA, con i maxi aumenti delle bollette del gas e dell’elettricità, a cui aggiungere i rincari dei carburanti, hanno ridotto il potere d’acquisto delle famiglie ma hanno rappresentato anche un peso, a volte insostenibile, per le piccole imprese. Che quest’anno, proprio per il caro-energia, hanno subito un costo di 23,9 miliardi superiore a quello del 2021. In particolare 18 miliardi di maggiori costi per l’energia elettrica e 5,9 miliardi per il gas. A dirlo è il Rapporto "Imprese nell’età del chilovatt-oro" che Confartigianato ha presentato alla propria assemblea svoltasi a Roma lo scorso 22 novembre, alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La ricerca fotografa un habitat poco favorevole per gli imprenditori che si sforzano di uscire dalla crisi. Sono ancora troppi gli ostacoli e gli oneri infatti che frenano la corsa dei 4,4 milioni di micro e piccole imprese italiane impegnate a reagire con performance sul fronte dell’occupazione e delle esportazioni. Alla batosta del caro-bollette si aggiunge il peso della pressione fiscale: il prossimo anno cittadini e imprenditori italiani pagheranno 42,2 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona, pari a 711 euro pro capite.

In Europa siamo al terzo posto per il più alto carico fiscale, ci precedono solo Francia e Belgio. Sulla competitività delle imprese italiane pesa inoltre anche il cuneo fiscale sul costo del lavoro che, nel 2021, è stato pari al 46,5%, vale a dire 11,9 punti in più rispetto alla media dei paesi avanzati. Il fisco si fa sentire anche sull’energia con un carico superiore del 51,1% rispetto alla media dei Paesi Ue. Sul fronte invece dell’efficienza della pubblica amministrazione, Confartigianato mette in evidenza che soltanto il 28% delle Amministrazioni locali prevede la possibilità di completare on line le pratiche amministrative. Si peggiora per quanto riguarda gli adempimenti per il settore dell’edilizia: solo il 15% dei Comuni consente l’avvio e la conclusione per via telematica dell’intero iter relativo ai permessi di costruire. Nel frattempo gli enti pubblici hanno accumulato un debito commerciale verso le imprese fornitrici di beni e servizi pari a 53 miliardi e il 50,1% dei Comuni italiani non salda le fatture entro i 30 giorni fissati dalla legge. Per quanto riguarda il peso del debito commerciale della Pubblica Amministrazione sul Pil siamo al 2,8%, quasi il doppio rispetto all’1,6% dell’Ue. a. pe.