Lunedì 29 Aprile 2024

Maledetta negligenza

Quelli che "facciamo come una volta". Che, pur non avendo uno straccio di studio scientifico alle spalle, sostengono che non c’è bisogno di vaccinarsi. Basta contagiarsi a vicenda per immunizzarsi poi. Il "morbillo party" purtroppo, non è una fake news. Mentre si potrebbe dire il contrario di quegli studi sommari e sconfessati dalla comunità scientifica cui si abbeverano su internet quelli che dicono "facciamo come una volta" ma intanto, in una contraddizione non solo in termini, non rinunciano a credere quello che viene fatto circolare sul web. Se non ci fosse uno smartphone a ricordarcelo, sembrerebbe di essere ripiombati negli anni Settanta. Quando il morbillo colpiva duro, i vaccini e la loro efficacia erano tutti da sperimentare e l’immunità di gregge era più che altro un termine mutuato dalla pastorizia invece che da un manuale scientifico. Basta guardare la Sicilia attuale dove l’epidemia di morbillo (quattro casi mortali in sei mesi, l’ultimo il più straziante) non è un’invenzione narrativa ma la triste realtà con cui sono costretti a confrontarsi medici e Istituto superiore di sanità che calcolano come la copertura vaccinale sia ferma pericolosamente all’85%, dieci punti in meno della media nazionale (in alcuni regioni, per fortuna, è stata raggiunta la copertura totale).    Negligenza. Si chiama così, non c’è altro termine per definire chi decide di non vaccinare il proprio bimbo. Pericolosità sociale se, consapevolmente, si decide di mandare in giro il proprio figlio non vaccinato e già contagiato dal morbillo o da altre malattie che sembravano pressoché sconfitte. Un anno fa colpì il cartello esposto in un ambulatorio di Falconara, provincia di Ancona. C’era scritto: «I pediatri, la mamma e il papà del piccolo ricoverato all’ospedale in condizioni critiche ringraziano sentitamente i genitori che non vogliono vaccinare i propri figli consentendo il dilagare di una malattia che nel 2017 sarebbe dovuta essere estinta». Un anno dopo, nulla è cambiato. Come dimostra Catania. E la stupidità di chi sul web (e non solo lì) sostiene come sia efficace un «morbillo party». Più di un vaccino.