Lunedì 29 Aprile 2024

Lega e Figc mettano le risorseper consentire al Parmadi arrivare a fine campionatoSi prendano la responsabilita

Paolo Franci Roma IL FUOCO incrociato dell'esasperazione. «Se non giochiamo è colpa della Figc» è l'accusa di capitan Lucarelli, che poi sposta il mirino e se la prende con la Lega di A: «L'assemblea del 6 marzo? Non sappiamo neanche se ci arriviamo al 6 marzo, questa è la conferma che il problema Parma non è poi così grande per la Lega». Nella stessa trincea del capitano, c'è anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, instancabile nel cercare un capo della matassa che non c'è, finchè Giampiero Manenti non esce dall'arroccamento. Anche lui, il numero uno della città, se la prende con Lega e Figc: «A loro interessano più i diritti tv e delle scommesse del Parma» (scivolata: non esistono diritti per le scommesse sportive...). Eppoi c'è Donadoni: «Mi sento come una carogna tra sciacalli e avvoltoi» eppoi si allarga oltre confine, ricordando l'esclusione del Parma dall'Europa League per un ritardato pagamento dell'Irpef: «Mi viene da pensare che quell'esclusione non fu casuale». Quel giorno, quando il Parma fu escluso dall'Europa, il presidente Ghirardi pianse nell'aula dell'Alta Corte del Coni: «In vita mia non ho mai disatteso un pagamento». Parole che, oggi, dopo il crac del suo club, suonano assai distorte. E ci si chiede: se Ghirardi non pagava gli stipendi dall'inizio del campionato, non era il caso di far scattare l'allarme prima all'interno del club? La Lega, la Figc, dunque, i bersagli facili di chi non ne può più calciatori, allenatore, sindaco ma dimentica il ginepraio di regole, norme, competenze che devono essere rispettate. Stupisce, ad esempio, il sindaco Pizzarotti, che appena pochi giorni fa, ripeteva come tutto fosse nelle mani di Manenti: «O porta i libri in Tribunale o non c'è modo di uscirne. Essendo una societa privata non è che uno può regalare dei soldi» conscio del fatto che la Lega era pronta a intervenire, ma dal tribunale in poi. E c'è un retroscena, andato in onda nell'ultimo consiglio federale, che vale la pena raccontare, quando Giampaolo Pozzo avrebbe chiesto ai rappresentanti dell'Aic, il sindacato calciatori: «Oltre allo sciopero di 15 minuti che altro fate? Avete pensato a un'iniziativa più concreta?», riferendosi evidentemente a una raccolta fondi. La risposta dell'Aic sarebbe stata: «Finora non abbiamo studiato nulla...». Replica: «La maggior parte dei presidenti è pronta a intervenire ma, tecnicamente, si può fare solo quando ci sarà un curatore fallimentare. Se però voi fate un'iniziativa concreta, sarà difficile fare resistenza in Lega per quei pochi club ancora titubanti». Nel frattempo, mentre Manenti continua a sostenere che ha i soldi per ribaltare la situazione, i vigili gli hanno sequestrato l'auto. La causa? Multe non pagate per 1900 euro.