Mercoledì 9 Ottobre 2024
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Chirurgia estetica, un’equipe tutta in rosa per il lato intimo delle donne

Superati i tabù, i trattamenti estetici e chirurgici delle parti intime femminili sono sempre più richiesti

Diletta Vitali e Jasmin Fuhr, specialiste in chirurgia plastica ed estetica, con l'equipe

Diletta Vitali e Jasmin Fuhr, specialiste in chirurgia plastica ed estetica, con l'equipe

Firenze, 11 marzo 2018 -  Ieri era un argomento tabù. Oggi le donne vogliono riappropriarsi anche del lato più nascosto del proprio corpo. Già sdoganato dai tanti (troppi) spot televisivi - ma soprattutto dall’accessibilità facile a tutte le informazioni e le foto su internet - il lato intimo femminile non è più un argomento inaffrontabile, qualcosa di cui vergognarsi. Al contrario, viene percepito come delicata parte del corpo da salvaguardare e da proteggere. La prova? L’aumento delle richieste di trattamenti e interventi di vaginoplastica, che sono notevolmente aumentati negli ultimi anni. «Sono diversi i motivi per cui un numero sempre maggiore di donne richiedono un trattamento della regione genitale», spiegano la dottoressa Diletta Vitali (www.studiomedicovitality.com) e la collega Jasmin Fuhr (www.studio-romano-fuhr.com), entrambe medici specialisti in chirurgia plastica ed estetica, che hanno creato a Firenze un’equipe interamente in rosa, completata dall’anestesista dottoressa Francesca Bartoli e «da infermiere, tutte donne – sottolineano sorridendo – al fine di permettere alle pazienti di sentirsi completamente a loro agio». Queste procedure estetiche consentono il ripristino del tono e dei volumi, mediante l’infiltrazione di acido ialuronico o del proprio grasso. 

Dottoressa Vitali, cosa spinge a ricorrere ai trattamenti estetici delle parte intime? «Non si tratta di un mero capriccio estetico, sono tanti i disturbi legati alla sfera intima femminile. Il tempo lascia segni anche lì. Con gli anni i tessuti perdono tono e si svuotano, così come il parto può provocare allungamenti e sfrangiamenti. Inoltre, come la pelle del viso e del corpo, anche i tessuti e le mucose genitali risentono dell’invecchiamento. La mancanza di estrogeni, in particolare dopo la menopausa, crea problemi e la conseguenza sono problemi durante l’attività sessuale e i rapporti possono diventare fonte di disagio psichico oltre che fisico».

Quali soluzioni proponete a queste pazienti?  «Come nel viso, anche le parti intime traggono giovamento da iniezioni biorivitalizzanti con acido ialuronico o vitamine oppure veri e propri filler (riempitivi). Si possono fare cicli di carbossiterapia che migliorano il microcircolo della mucosa con conseguente potenziamento del trofismo mucoso. Altra soluzione è la radiofrequenza endo e extra vaginale (PhysioVag), in grado di ridurre in maniera completamente indolore i principali sintomi dell’atrofia così come arginare l’incontinenza urinaria. Questi trattamenti hanno fatto ritrovare il sorriso a tante donne».

 

Dottoressa Jasmin Fuhr, in cosa consiste la chirurgia intima e in quali pazienti la consiglia? «L’ipertrofia, sia congenita sia acquisita, può dare disagio e molti problemi funzionali, quali infezioni ricorrenti, arrossamenti così come lacerazioni intime, problemi che finiscono per essere un vero e proprio ostacolo al normale rapporto sessuale. Altre volte invece una evidente ipertrofia o asimmetria viene vissuto come un difetto estetico di cui vergognarsi, con conseguenti ripercussioni psicologiche sulla vita relazionale della paziente stessa. Un’altra motivazione che spinge le donne a rivolgersi al chirurgo plastico è da ricercare nella sfera emotiva».

In cosa consiste la chirurgia intima femminile?

«Il ringiovanimento, così come il rimodellamento chirurgico, consente di ottenere un maggior trofismo dei tessuti e una piacevole armonizzazione anatomica di tutte le parti che compongono l’organo genitale esterno con soddisfazione da parte delle pazienti», spiegano Diletta Vitali e Jasmin Fuhr, medici specialisti in chirurgia plastica ed estetica. «Gli interventi - sottolineano - vengono eseguiti in regime ambulatoriale e anestesia locale con una lieve sedazione: hanno una durata breve e prevedono un decorso post operatorio di pochi giorni con cicatrici praticamente invisibili. Importante è che la paziente si rivolga a un chirurgo plastico specialista con esperienza in questo tipi di trattamenti con tanta empatia». Da non sottovalutare l’aspetto psicologico: «Molte giovani donne si vergognano a fare la doccia in palestra perché notano la differenza con le altre, oppure rifiutano di farsi vedere dal proprio partner con conseguenze non trascurabili sulla vita relazionale». 

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