Firenze, 12 gennaio 2017 - Non ce l'ha fatta Ogghy, il gatto che, disperso due anni fa, era tornato in questi giorni a casa a Firenze percorrendo 140 km. «Ci speravo tanto - ha detto Bella, la padrona di Ohggy tra le lacrime - È stata la prima cosa bella di questo anno». Il micio, probabilmente, non ha retto fisicamente le difficoltà incontrate nel suo lungo rientro a casa, dalla Maremma, dove era sparito nel corso di una vacanza con la sua padrona nel 2015.
Dimagrito e malconcio, si era ripresentato alla porta di casa miagolando per farsi aprire. La vicenda è commentata dal docente di etologia Francesco Dessì Fulgheri, secondo il quale è tipico dei gatti maschi un legame particolare con la casa nella quale vivono da tempo, tale da costituire un richiamo così forte. Quanto sarebbe accaduto a Ogghy, secondo l'esperto, dunque «non è impossibile, anche se si tratta di un record».Il micio, infatti, avrebbe percorso 140 chilometri.
La sua padrona, Bella Pezzoli, che vive a Scandicci, alle porte del capoluogo toscano, un anno e mezzo fa aveva messo cartelli ovunque e lanciato appelli sul web dopo la scomparsa del micio, ma di Ogghy nessuna traccia fino a pochi giorni fa, quando ha fatto ritorno puntando direttamente alla sua lettiera e alla sua ciotola per la pappa per poi stendersi, racconta la signora, sul suo sofà preferito. Secondo l'etologo il gatto potrebbe essere stato sfamato da famiglie presso le quali è stato ospite temporaneo nel suo lungo viaggio verso casa. Un viaggio spinto anche dalla percezione del male che poi l'ha portato via. E' tornato a morire nella sua casa, nonostante tutto. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]