Lunedì 29 Aprile 2024

"Perché la Conferenza ha escluso proprio chi si occupa di malasanità animale?"

Dura nota di Arca 2000 a termine dei lavori al Ministero della Salute. E tutto questo, accusa l'associazione, nonostante gli impegni presi dalla direzione della Sanità animale

Cane in terapia in una foto Olycom

Cane in terapia in una foto Olycom

Roma, 19 aprile 2016 - Dal 13 al 15 aprile si è tenuta la prima edizione della “Conferenza Nazionale sul Benessere Animale”. Tra i relatori, i rappresentanti delle associazioni della categoria veterinaria (Fnovi), il dottor Silvio Borrello direttore della Sanità animale e del farmaco veterinario del Ministero; Vito De Filippo, sottosegretario di Stato alla salute, e rappresentanti di associazioni come Enpa, Leidaa e Lega del Cane. "Peccato che in questo programma sul benessere animale, l’argomento della malasanità animale, (da anni sollevato dall’associazione “Arca 2000”) e il progetto di legge n.1482 (Capo V) che prevede norme per lo svolgimento della professione veterinaria, non sono stati minimamente sfiorati. Eppure sarebbero di competenza anche del Ministero della Salute", riporta una nota di Arca2000.  

"Il 4 marzo 2015, il direttore Sanità animale del Ministero della Salute  dottor Silvio Borrello dai microfoni della trasmissione Rai2 “ La Radio ne Parla” si era reso disponibile ad un confronto sull’argomento con le associazioni  che da anni sollecitano provvedimenti normativi contro la malasanità animale. Istanze che sono state accolte dal ddl della senatrice Fucksia n.1482, ( fermo in Senato) ancora mai discusso né calendarizzato, malgrado i numerosi solleciti ai componenti delle Commissioni Giustizia – Igiene e Sanità del Senato, al Presidente del Senato Pietro Grasso e al Presidente del Consiglio Matteo Renzi", prosegue la nota.

"Il dottor Borello,  tra i relatori del convegno, forse, ha già dimenticato, la promessa fatta dai microfoni di Radio 2, quando dichiarava: "Come Ministero siamo disponibili ad incontri con la classe veterinaria sia con le associazioni che si occupano del benessere degli animali, per formulare delle proposte da trasferire in Conferenza Stato-Regioni almeno per gli animali che sono assoggettati a dei trattamenti chirurgici perché esista una sorta di cartella clinica in cui viene descritto quello viene fatto".

"Normalmente, anche per esperienza professionale, ho potuto sperimentare che questo avviene, forse non in tutti gli ambulatori, ma professionisti in gamba ci sono e lo vorrei sottolineare" aveva concluso Borrello, cita ancora il comunicato. "Peccato che  l’ associazione Arca 2000, malgrado sia l’unica a occuparsi in specifico di malasanità animale in tutta Italia, non sia mai stata interpellata in merito, e nessun provvedimento è stato mai preso. Non si può certo parlare di tutela degli animali finché non ci saranno garanzie di tutela anche nelle strutture veterinarie con obblighi di legge per i veterinari, come prevede il ddl n.1482. Ogni giorno, continuiamo a ricevere richieste di aiuto da persone che hanno perso i propri animali per negligenze veterinarie, impossibilitati a intentare una causa o a chiedere chiarezza proprio  perché non vengono rilasciate cartelle cliniche e referti scritti, in mancanza di una normativa specifica". L'associazione invita, allora, a far sentire la propria voce con un mail bombing diretto al Ministero della Sanità. La malasanità esiste anche nel mondo animale. E va affrontata. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]