Lunedì 29 Aprile 2024

Accade in Italia

Ribaltando i pronostici la perla delle isole Flegree sarà nel ‘22 Capitale della Cultura Piccolo breve viaggio per scoprirne tesori e differenze rispetto a Capri e a Ischia

Volterra

Volterra

Un pugno di case colorate, un mare cristallino, un’accoglienza festosa. Cosa si può volere di più da un’oasi appartata e fiabesca del Tirreno? Eccola qua, la Capitale della cultura 2022: Procida, la perla delle isole Flegree, il luogo discreto e raffinato lontano dalle ondate turistiche della vicina Ischia e dalla mondanità esibita della più distante Capri. è la prima volta che un’isola si aggiudica questo ambito titolo e, c’è da giurarci, non ci sarà da pentirsene. 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali, 8 spazi culturali rigenerati: è questo il biglietto da visita con cui Procida, fresca di designazione, si prepara all’appuntamento, forte di uno slogan, ‘La cultura non isola’, che più di un gioco di parole è un manifesto programmatico. In tanti si sono innamorati di questo dolce borgo marinaro. Elsa Morante, per cominciare, che qui ambientò il romanzo scritto nel 1957 ‘L’isola di Arturo’, che avrebbe poi vinto lo Strega e da cui sarebbe stato tratto un film di Damiano Damiani. Lo scrisse all’ombra di un agrumeto che più tardi incantò anche Alberto Moravia e Vasco Pratolini. L’isola, patria di una teatrante empatica come Concetta Barra che con il figlio Peppe avrebbe girato i teatri di mezzo mondo, è stata anche location di film di successo. Qui sono state girate alcune scene de ‘Il postino’, l’indimenticabile testamento cinematografico di Massimo Troisi, ma anche ‘Il talento di Mr Ripley’ di Anthony Minghella (che vide il debutto di un giovanissimo Fiorello) e ‘Detenuto in attesa di giudizio’ di Nanni Loy con Alberto Sordi. Visitarla è facile, purché ci si abbandoni al fascino dell’imprevedibile e del meravigliante. Ed ecco allora che, sbarcati a Marina Grande in una cornice di facciate multicolori, bisogna prepararsi a salire su, verso Terra Murata (è una delle nove contrade in cui è suddivisa l’isola). Nel borgo più antico si può visitare l’ex penitenziario, Palazzo d’Avalos, ora riconvertito a luogo museale: un tempo vi furono rinchiusi il patriota Luigi Settembrini, i gerarchi fascisti e i componenti della banda Giuliano. Eppoi bisogna scendere lungo panoramiche gradinate verso la contrada di Corricella, un grappolo di case di pescatori ‘protette’ dal santuario di Santa Maria delle Grazie. Il panorama più bello? Trasferiamoci al promontorio di Callia per avere una vista indimenticabile sul golfo di Napoli e sulle altre isole. Eppoi le spiagge di Pozzo Vecchio, Ciraccio, Chiaiolella, la riserva naturale di Vivara, la cucina di pregio, le ottime strutture ricettive. Un discorso a parte merita l’ex Conservatorio delle orfane. Oggi quell’edificio ospita il Palazzo della cultura, dove è stato allestito un piccolo museo dedicato a Graziella. Chi è? Una ragazza procidana, orfana appunto, di cui si innamorò il poeta francese Alphonse de Lamartine che dal 1812 al 1813 decise di restare per lei a Procida durante un suo viaggio in Italia. Alla ragazza dedicò un romanzo. è la storia di un amore nato sull’isola fra la dolcezza del luogo e il profumo del mare. E quella fanciulla dagli occhi neri e dalle lunghe trecce è rimasta l’emblema di Procida.

E la fiera di Sant’Orso vola on line

Anche se in versione on line, torna anhe quest’anno la Fiera di Sant’Orso nel centro storico di Aosta che si conclude oggi. Sul sito web dedicato (lasaintours.it) è disponibile un percorso virtuale della che permette di seguire a distanza gli artigiani lungo il percorso cittadino, di ammirare attraverso una gallery le opere realizzate per questa edizione 2021 e di assaporare, almeno in parte, la magia e l’atmosfera della “millenaria” grazie all’ausilio di video, animazioni e sviluppi creativi originali. Maestri artigiani, gruppi folkloristici, cori musicali, artisti, rappresentanti del settore enogastronomico si alterneranno ancora oggi in presentazioni e dimostrazioni del proprio lavoro e delle proprie tradizioni  in un programma ricco di eventi che andrà in onda sul canale locale TV Vallée (canale 15 del digitale terrestre) e si potrà seguire online sul sito web e sulle piattaforme YouTube e Facebook. Coinvolti i commercianti che gestiscono i negozi lungo il percorso abituale della Fiera nel cuore di Aosta fino al 15 febbraio.

Primo piano per Volterra

Volterra nel 2022 sarà la prima Città toscana della cultura. Un ruolo di primo piano lo avranno le tre grandi mostre dedicate a Rosso Fiorentino, curata da Cristina Acidini (2021), alla cultura etrusca, curata da Valentino Nizzo (2022) e ai 50 anni di Volterra73 (2023), oltre alla prosecuzione del progetto dedicato all’alabastro, 22 designer per 22 artigiani, affidato a Luisa Bocchietto, che rilegge la pietra di luce con gli occhi del design contemporaneo grazie al lavoro con la Comunità dei Maestri alabastrai.