Mercoledì 24 Aprile 2024

Casaccia. "Il Cnr nega a due parlamentari di visitare gli stabulari"

Protesta dell'associazione Animalisti italiani onlus: i volontari si incatenano ai cancelli mentre i due deputati del M5s presentano un'interrogazione. Vi sarebbero rinchiusi 120 macachi

Macaco in gabbia in una foto AFP

Macaco in gabbia in una foto AFP

Roma, 22 gennaio 2015 - Clamoroso blitz dell'Associazione Animalisti Italiani onlus contro un Centro di Sperimentazione su oltre 120 scimmie a Casaccia, in località Cesano a pochi chilometri da Roma. Alcune decine di volontari si sono incatenati all'Ingresso del Centro Nucleare di sperimentazione, bloccando l'ingresso e l'accesso e chiedendo di permettere ai due parlamentari presenti, Mirko Busto e Paolo Bernini, di poter visitare gli stabulari, insieme al veterinario dell'associazione,Casa Cristiana Graziani.

Il CNR, con la responsabile del centro Gemma Peretta, ha negato l’accesso trincerandosi dietro norme procedurali e invitando i due deputati a formulare richiesta ufficiale e presentarsi domani. "Abbiamo scelto di incatenarci e di bloccare l'Ingresso del Centro Nucleare di Ricerca e di Sperimentazione su oltre 120 Primati, per chiedere alle autorità competenti, al governo, alla magistratura, al ministro, alla Procura della Repubblica di indagare, finalmente, sugli esperimenti inutili, dannosi, antiscientifici, crudeli, segreti, immorali che vengono compiuti a danno degli animali - dichiara Walter Caporale, presidente dell'associazione Animalisti Italiani onlus. “L’Enea  ha candidamente ammesso di non sapere cosa avviene all’interno del centro, che è solo uno spazio in affitto. Il Cnr che, dal canto suo, ha negato a due deputati della Repubblica, due rappresentanti del popolo italiano, di entrare col nostro veterinario negli stabulari e nei laboratori di ricerca per verificare che tipo di esperimenti vengano compiuti, con quali autorizzazioni, lo stato di salute dei macachi, specie protetta secondo il protocollo Cites. Sono due fatti di una gravità inaudita che confermano i nostri sospetti su Casaccia: un vaso di Pandora che abbiamo appena iniziato a scoperchiare”, prosegue la nota di Animalisti italiani onlus. I due onorevoli Mirko Busto e Paolo Bernini, entrambi del M5s,  hanno depositato una Interrogazione Parlamentare al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per chiedere lumi sul fatto che gli animali vengono allevati e ceduti anche ad altri Centri di ricerca, violando le leggi italiane, poiché risulterebbe che le scimmie usate nelle Università di Modena e Reggio Emilia provengano da questo Centro di sperimentazione.

Contemporaneamente, l'associazione Animalisti Italiani onlus ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, chiedendo il sequestro preventivo delle scimmie detenute all'interno e di chiarire chi abbia autorizzato la sperimentazione sulle 120 scimmie, che può essere concessa solo per ragioni eccezionali ( D.lgs. n. 26/2014, artt. 7 e 8). Nel medesimo esposto si sollecita il magistrato a fare chiarezza sulle circostanze che vorrebbero l'allevamento dei primati, in violazione della legge.  Intanto si sono mossi i due parlamentari del Movimento cinque stelle. "Il governo disponga in tempi rapidissimi un'ispezione nei laboratori dell'Enea nei quali il Cnr svolgerebbe pratiche di sperimentazione e di allevamento, in palese violazione del diritto Ue e delle normative italiane" chiedono i deputati M5S Mirko Busto e Paolo Bernini, che stamane hanno preso parte al sit-in di protesta svoltosi al Centro ricerche Casaccia dell'Enea. "Riteniamo vergognoso che qualsiasi struttura pubblica, fruitrice dunque di contributi pubblici, impegnata nella ricerca scientifica, usi gli stessi fondi per condotte presumibilmente illegali, mentre lo stato della nostra sanità versa oggi in condizioni deplorevoli", affermano Busto e Bernini. Che poi annunciano: "Domani ci recheremo personalmente in visita nei laboratori Enea concessi al Cnr per verificare le condizioni dei primati non umani. Compieremo noi il primo passo - concludono -, in attesa che anche il governo si svegli dal letargo". Per contatti con la nostra redazione: [email protected]