Giovedì 25 Aprile 2024

Parte mail bombing contro i finanziamenti Ue alla corrida

Animalisti italiani onlus e Leal lanciano l'iniziativa quando mancano pochi giorni alla seduta in cui si discuterà il bilancio europeo

Corrida in una foto Ansa

Corrida in una foto Ansa

Roma, 20 ottobre 2016 - Mancano 6 giorni alla seduta del Parlamento Europeo in cui si discuterà il bilancio UE per il 2017. Mercoledì 26 ottobre, a Strasburgo, tra gli argomenti sul tavolo ci sarà anche il rinnovo del finanziamento per la Corrida spagnola. Si tratta di 130 milioni di fondi annuali per l'agricoltura e gli allevamenti, che nel Paese iberico vengono utilizzati per allevare i "tori da combattimento", diventando quindi nella sostanza un finanziamento alla Corrida.  Animalisti Italiani Onlus e LEAL sono attive da tempo nella battaglia contro una pratica che causa la tortura e la morte di oltre 30.000 tori l'anno. A settembre 2013 era stata lanciata la campagna di Animalisti Italiani Onlus "LA VERA CULTURA NON TORTURA. STOP CORRIDA – NO ALLA TORTURA FINANZIATA CON I FONDI EUROPEI". 

Nel 2016 per la prima volta, grazie alla battaglia delle associazioni animaliste europee, il Consiglio dei Ministri e poi il Parlamento Europeo avevano bloccato l'erogazione dei 130 milioni di euro agli allevamenti spagnoli. Recentemente però il Consiglio Europeo pare aver cambiato il proprio orientamento sulla questione, aggiungendo al Bilancio una nota che sembra impedisca di poter modificare, anche attraverso votazioni in plenaria del Parlamento, l’erogazione dei fondi destinati ogni anno al macabro spettacolo. Nonostante questo la nostra battaglia non si ferma. Proveremo in tutti i modi a replicare lo straordinario risultato dello scorso anno, e a bloccare nuovamente il finanziamento, riferisce una nota di Animalisti italiani onlus.  

I tori destinati alla corrida vengono sottoposti a terribili torture: purghe per indebolire le loro forze, percosse sui reni con sacchi di sabbia, scorticamento delle punta delle corna,  vasellina cosparsa negli occhi per annebbiargli la vista, stoffa infilata nelle narici per impedirgli di respirare regolarmente, acido ustionante cosparso sulle zampe, spilli conficcati nelle carni e nei testicoli, e altro ancora, continua il comunicato del gruppo.   

"Ovviamente per cancellare i 130 milioni erogati alla Spagna per la Corrida è necessario (e speriamo sufficiente) il voto della maggioranza dei parlamentari europei. Per questo è fondamentale far sentire la voce del mondo animalista! Animalisti Italiani Onlus e LEAL hanno già raccolto 12mila firme (qui è possibile firmare la petizione di Animalisti Italiani Onlus: http://bit.ly/1QZpgPm; qui la petizione LEAL: http://bit.ly/2dOgfMm) Ma è fondamentale anche fare pressione diretta sui parlamentari italiani che siedono a Strasburgo. Abbiamo già inviato loro una richiesta formale di votare contro lo stanziamento dei fondi, ma finora solo il gruppo del Movimento 5 Stelle ci ha risposto (favorevolmente)".

Per questo motivo "lanciamo un mail bombing ai parlamentari italiani - dichiara Walter Caporale, Presidente Animalisti Italiani Onlus - che ancora non si sono impegnati, con il loro voto, a bloccare il finanziamento europeo alle corride Spagnole con 130 milioni di euro di nostre tasse! Facciamoci sentire, affinché le istituzioni europee non si rendano complici dell'immane sofferenza dei tori, e dicano NO una volta per tutte a questo spettacolo crudele e insensato". "Non esistono argomenti a favore della tauromachia - dichiara Gian Marco Prampolini, Presidente LEAL -  La corrida non può costituire in alcun modo una forma accettabile di intrattenimento e non può far parte del patrimonio culturale di una società che possa dirsi evoluta. La cultura del massacro non è cultura. Con questo mail bombing chiediamo tutti insieme ai parlamentari italiani di impegnarsi con il loro voto a far cessare questo spettacolo crudele eticamente inconcepibile che continua ad essere una pagina nera nella storia dell'uomo."

Di seguito link dell'evento fb dedicato al mail bombing con testo indicativo ed elenco degli europarlamentari a cui va indirizzato. https://www.facebook.com/events/163796647412754/ Per contatti con la nostra redazione: [email protected]