Giovedì 16 Maggio 2024

Xi Jinping negli Stati Uniti: "Collaboriamo per il benessere e la stabilità mondiale"

Il presidente cinese ha parlato a Seattle davanti a una platea di uomini d'affari. All'aeroporto è stato accolto da manifestanti pro-Cina e da contestatori. I temi caldi della sua visita sono la lotta al cyber-spionaggio e la crisi delle borse cinesi

Xi Jinping presidente cinese negli Stati Uniti (Ansa)

Xi Jinping presidente cinese negli Stati Uniti (Ansa)

Pechino, 23 settembre 2015  - Cina e Stati Uniti devono collaborare in futuro per il benessere e la stabilità mondiale, perché un conflitto tra le due potenze potrebbe rivelarsi un "disastro" per il mondo intero. E' quanto sottolineato dal presidente cinese Xi Jinping nel primo giorno di visita ufficiale negli Usa. Il presidente ha dovuto afre i conti con le diffidenze americane sulla serietà di Pechino nella lotta al cyber-spionaggio. 

Xi ha parlato di fronte a una platea di uomini d'affari e di delegati di organizzazioni per la cooperazione tra le due sponde del Pacifico al Westin Hotel di Seattle, dove ha incontrato anche l'ex segretario di Stato americano, Henry Kissinger, l'artefice dell'apertura negli anni Settanta dei rapporti diplomatici tra Cina e Stati Uniti. 

Subito dopo l'atterraggio, era stato salutato dall'ex ambasciatore americano negli Stati Uniti, Gary Locke, che aveva ricoperto la carica fino al 2014 e prima ancora era stato governatore dello Stato di Washington.

Il presidente cinese a Seattle oltre l'accoglienza dei manifestanti pro-Cina, ha trovato anche i contestatori, tra cui membri del culto del Fa Lun Gong, perseguitato in Cina, attivisti pro-Tibet e manifestanti per l'indipendenza di Taiwan. Sempre a complicare la visita di Xi Jinping anche il caso della donna d'affari americana Sandy Phan-Gillis, che da sei mesi sarebbe in stato di detenzione in Cina con l'accusa di essere una spia. La notizia è uscita mentre il capo di Stato era in volo per gli Usa. 

Non a caso Xi Jinping ha rassicurato la platea sulle intenzioni nella lotta alla pirateria informatica: i cyber-crimini rappresentano il maggiore scoglio nelle relazioni tra Washington e Pechino e le accuse di furti informatici commessi da hacker sponsorizzati dal governo cinese sono anche in queste ore al centro delle polemiche. "Il governo cinese", ha affermato Xi, "non è coinvolto in alcuna forma in questi furti commerciali, né incoraggia o supporta tentativi di questo genere da parte di nessuno". La sicurezza informatica, ha confermato la Casa Bianca, sarà anche tra i temi di discussione tra Xi e Obama che si incontreranno domani a Washington. 

Più rilassati i toni usati per illustrare alla platea americana i progressi nelle riforme dell'economia, altro tema che impensierisce Washington, dopo i recenti crolli della Borsa di Shanghai e la svalutazione dello yuan nei confronti del dollaro. Xi ha confermato che la Cina è "contro la svalutazione competitiva e la guerra valutaria e non abbasserà il tasso di cambio per fare crescere le esportazioni". Pechino, ha poi confermato il presidente cinese, "non farà passi indietro" sulle riforme economiche. 

L'ultimo passaggio, Xi Jinping lo ha dedicato alla lotta alla corruzione all'interno del Partito comunista cinese, da lui iniziata a fine 2012, prima ancora di diventare formalmente presidente della Cina. "Abbiamo punito tigri e mosche", ha dichiarato, citando uno slogan anti-corruzione da lui stesso coniato nel 2013, "non ha nulla a che vedere con le lotte di potere". 

Xi ha concluso con una battuta, rara per un politico cinese, spiegando che la campagna contro i corrotti, "non è House of Cards", riferendosi alla serie tv e political drama della Netflix con protagonista Kevin Spacey. 

DALLA CINA ORDINI PER 300 BOEING - Un gruppo di aziende cinesi ha comprato 300 aeromobili Boeing durante il viaggio negli Stati Uniti del presidente cinese, Xi Jinping, cominciato ieri. Lo ha annunciato l'agenzia Xinhua. Ieri, il gruppo statale cinese Commercial Aircraft Corporation of China aveva annunciato anche l'accordo con la Boeing per la realizzazione di uno stabilimento per l'assemblaggio degli aeromobili 737 in Cina, nella provincia costiera dello Zhejiang.