Giovedì 9 Maggio 2024

Virginia Raggi sindaco, la lettera del marito: "Mi manchi da morire"

Andrea Severini, marito della neoeletta sindaco di Roma pubblica sul suo blog una lettera toccante: "Adesso siamo lontani ma ti proteggerò sempre"

Virginia Raggi, sindaco di Roma

Virginia Raggi, sindaco di Roma

Roma, 20 giugno 2016 - "Lettera al sindaco di Roma, mia moglie!". Una lunga lettera dalle parole affettuose e toccanti dirette a Virginia Raggi nella notte in cui è stata eletta sindaco di Roma. E' quella che ha voluto dedicarle il marito Andrea Severini, con un post pubblicato sul suo blog e poi rilanciato sui social. "VIRGI Ciao! Sei il primo sindaco donna della storia di Roma! Ti rendi conto? Quello che ho sempre saputo si è realizzato:) Che gioia e che emozione, ho pianto di felicità".

Il marito, da cui la Raggi è separata, ripercorre gli inizi della militanza nel Movimento 5 Stelle. "Da quel tavolino, acquistato per fare il primo infopoint in via Battistini per il referendum sull'acqua e sul nucleare, ne è passato di tempo. Quanto tempo passato insieme a parlare di Roma? dei gruppi d'acquisto solidale? del movimento? Dei problemi da risolvere, delle possibili soluzioni? Quante volte ti ho detto che ti vedevo bene come sindaco e che ero sicuro che ce l'avresti fatta? Così è stato!" Severini continua: "Volevo ringraziarti per la determinazione e la capacità di ascolto che hai dimostrato in questi anni. Sei stata vicino alle persone e loro ti hanno ripagato donandoti la cosa piu' importante, la loro fiducia! I partiti hanno cercato in tutti i modi di ostacolarti, hanno cercato di tirarti giù e cercato di far apparire te e il movimento uguale a loro. Fango su di te, su di noi e sulla nostra vita. Non ci sono riusciti, hanno preso una sonora lezione".

Parole di stima e di affetto, nonostante i due stiano vivendo un momento di lontananza, come lo stesso Severini spiega. "Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano. I cittadini hanno capito chi raccontava menzogne e chi invece era limpido come l'acqua. L'acqua il bene più prezioso che abbiamo, scorre sempre, è incontenibile, è come te. I tuoi occhi parlano. Sei stata un fiume in piena, hai avuto un coraggio da leonessa e una capacità di spiegare le cose in maniera semplice, in maniera popolare e genuina.Grazie!! Non smettero' mai di ringraziarti. Grazie anche ai portavoce e a tutti gli attivisti che ti hanno sostenuto e che ogni giorno ti hanno protetto. Ci sono stati degli screzi come normale ci sia in un gruppo fortemente determinato ma tutti hanno remato in un'unica direzione e cioè riportare i cittadini al centro delle attenzioni della politica. Ora tocca a noi, agiamo come una squadra coesa e compatta, dobbiamo ripagare la fiducia dei romani con un impegno giornaliero senza eguali, non possiamo tradire la loro fiducia".

"Faccio anche un appello a tutte le persone che lavoreranno con te - continua la lettera -, dico loro di ricordarsi sempre che siamo entrati con una missione ben precisa: restituire ai cittadini quello che gli e' stato tolto da troppo tempo, la dignita' di essere romani e cittadini europei. Non tradite mai quello che le persone vi hanno dato. Subiremo in questi cinque anni attacchi e calunnie ma noi siamo una comunita' lo diciamo sempre, la comunita' di persone che vogliono cambiare questo paese! Concludo dicendoti che finora e' stata dura, adesso lo sara' ancora piu', ma noi non mollero mai ed e' difficile vincere contro chi non molla! Grazie anche a tutte le persone che per la prima volta hanno avuto il coRAGGIo di cambiare. Ah, una cosa ancora, mi manchi da morire, tuo marito, Andrea".