Giovedì 16 Maggio 2024

Usa, talco sotto accusa: "Cancerogeno"

La Johnson & Johnson condannata a versare maxirisarcimento alla famiglia di una donna morta per cancro alle ovaie. La multinazionale: "Il nostro talco è sicuro, ricorriamo in appello"

Talco, foto generica (Olycom)

Talco, foto generica (Olycom)

St. Louis (Missouri), 24 febbraio 2016 - Scoppia in America il 'caso' del "talco cancerogeno": la Johnson & Johnson dovrà versare 72 milioni di dollari (ovvero 65 milioni di euro) alla famiglia di una 62enne dell'Alabama morta nell'ottobre scorso per cancro alle ovaie che, secondo l'accusa, sarebbe stato legato all'uso prolungato del talco sulle parti intime. Il tribunale del Missouri che ha seguito la causa spiega che 10 milioni di dollari sono a titolo di risarcimento e 62 come sanzione per non aver "avvertito i clienti" e aver agito "in malafede" sulle possibili complicazioni relative all'uso prolungato del talco. 

Era stata la stessa vittima, Jacqueline Fox, ad avviare la battaglia legale quando le era stato diagnosticato il tumore, nel 2012, spiegando di aver usato la Baby Powder per la sua igiene intima per 35 anni. Dopo tre settimane di dibattimento e quattro ore di camera di consiglio, i giudici della corte statale di St. Louis hanno condannato l'azienda, giudicandola responsabile di frode, negligenza e associazione per delinquere. La multinazionale, che ha sempre respinto le accuse, sta valutando di ricorrere in appello. "Siamo delusi dall'esito del processo - ha detto la portavoce della J&J, Carol Goodrich -  siamo vicini alla famiglia Fox ma crediamo fermamente che decenni di prove scientifiche supportino il fatto che il talco è sicuro". La notizia ha fatto il giro del mondo in poche ore e sui social è tra le più condivise.

GLI ESPERTI DIVISI - Da anni ci sono timori che l'uso del talco in polvere, soprattutto sui genitali, possa aumentare il rischio di cancro alle ovaie, ma le prove non sono unanimi e definitive, come ammette anche una organizzazione del settore, la charity Ovacome. La International Agency for Research on Cancer evoca la probabilità, classificando il talco usato sui genitali come "possibile carcinogeno".  Tutto è legato al talco, che nella sua forma naturale contiene l'asbesto (amianto), un minerale cancerogeno. Tuttavia dal 1970 è sul mercato il talco 'asbestos-free' e anche gli studi su questo prodotto hanno fornito risultati contraddittori. 

Sulla possibilità che l'uso del talco possa aver provocato un cancro alle ovaie resta scettico Leonardo Celleno, Direttore del Centro di ricerche cosmetologiche dell'Università Cattolica di Roma: "Lo ritengo molto, molto improbabile. È il primo caso che sento in assoluto, rimango perplesso". Oggi, spiega l'esperto, i prodotti cosmetici commercializzati contengono ingredienti studiati e sicuri. In passato si erano espressi dubbi sulla sicurezza di alcuni deodoranti e su presunti rischi di cancro al seno. Ma, ribadisce, il rischio da contatto non è verosimile, una sostanza eventualmente pericolosa dovrebbe comunque entrare nel circolo sanguigno e poi andare ad accumularsi in un organo per favorire lo sviluppo di un tumore. Il talco contiene elementi assorbenti e magari dei profumi. Difficile ipotizzare la presenza di qualcosa di pericoloso, soprattutto perché, ribadisce Celleno, vi sono commissioni ad hoc specializzate per il controllo della sicurezza dei componenti dei prodotti cosmetici messi sul mercato.