Giovedì 25 Aprile 2024

Esercito, esclusa perché piccola di statura, riammessa dal Tar: "La storia è piena di militari bassi"

La giovane ingegnere sarda che ha superato tutte le prove ma non raggiunge l'1,60 di altezza potrà coronare il suo sogno di entrare nell'esercito

Renato Rascel ne 'Il piccolo corazziere'

Renato Rascel ne 'Il piccolo corazziere'

Cagliari, 22 luglio 2015 - Di professione è ingegnere, ma il suo sogno è di entrare nell'esercito. E così la giovane donna sarda ha superato brillantemente tutte le prove previste, tranne l'ultima, per la quale non c'era nulla da studiare: anche stirando la schiena e il collo al massimo, non raggiunge il metro e sessanta d'altezza. E così è stata scartata dall'Esercito. Ma poi si è presa la rivincita: è stata riammessa dal Tar.

Il tribunale amministrativo del Lazio ha annullato l'atto con cui era stata bocciata al concorso per "tenente in forma prefissa, ausiliario del ruolo normale degli ingegneri". I giudici sottolineano l'illogicità di porre limiti di altezza per un ruolo tecnico, e spiegano che la restrizione per di più introdurrebbe "una discriminazione arbitraria all'accesso della pubblica funzione in contrasto con l'articolo 3 della costituzione" poiché "non risulta 'giustificata' da esigenze organizzative dato che questi (gli ingegneri, ndr) non svolgono attività operative". 

Inoltre il Tar ha sottolineato l'anacronisticità delle ragioni storiche che diedero vita al "deficit staturale", visto che "rispetto a determinate mansioni (si pensi, per esempio, alle operazioni all'interno dei carri armati o al paracadutismo da elicottero) e in talune condizioni operative (si pensi agli spazi ristretti degli arerei da combattimento e ricognizione, o anche navi e sommergibili ovvero alle funzioni, ad esempio, del personale medico) appaiono più adatte persone di piccola statura".  E anche la storia insegna: Napoleone, per fare solo un caso, non sarebbe mai entrato nell'esercito.