Mercoledì 24 Aprile 2024

Dalla bambola Shiffer a Maradona. Rossi, 20 anni di esultanze sulle due ruote

"Grande vittoria e grande team", il messaggio su Twitter di Valentino. Quella in terra argentina è stata solo l'ultima impresa di un campione infinito che ha sempre stupito tifosi e fotografi con le sue trovate

La festa ai box di Valentino Rossi dopo la vittoria in Argentina (Ansa)

La festa ai box di Valentino Rossi dopo la vittoria in Argentina (Ansa)

Roma, 20 aprile 2015 - "Termas de Rio Hondo, Argentina. Grande vittoria e grande team". Valentino Rossi su twitter torna così sul sensazionale successo di ieri ottenuto nel Gp d'Argentina, postando una foto scattata nel box della Yamaha insieme a tutti gli uomini del team.

20 ANNI DI VITTORIE ED ESULTANZE - Quella di Rio Hondo è stata solo l'ultima impresa di 20 anni di trionfi che hanno portato Valentino Rossi 110 volte sul gradino più alto del podio. Vittorie che gli sono valsi 9 titoli mondiali in tutte le classi, dalla 125 alla MotoGp. "Che fatica prendere la laurea: ho dovuto vincere sei mondiali". Così Valentino scherzava nel 2005 quando riceveva la laurea honoris causa in Scienze delle Comunicazione dall'Università di Camerino. Nel frattempo il 'Dottore' ha conquistato altri tre titoli iridati, conditi sempre da nuove esultanze che hanno fatto la felicità di tifosi e fotografi di tutto il mondo. La maglietta dell'Argentina con il nome di Maradona, indossata durante la premiazione in Argentina è solo il più recente flash in una galleria di colpi che hanno fatto di Valentino uno dei personaggi più conosciuti al mondo. Dalla bambola gonfiabile 'Shiffer' del 1997, messa a cavalcioni della moto per sbertucciare Max Biaggi, paparazzato con Naomi Campbell, alla maglietta con la scritta "gallina vecchia fa buon brodo" sfoggiata in occasione del nono titolo iridato, in risposta a chi lo vedeva ormai attempato. E ancora: capelli colorati, berretto di Robin Hood, costume da Superman, la fantomatica "polleria Osvaldo" che si offre alla Yamaha come main sponsor. "In cambio vorrebbero delle penne sulla coda della moto - raccontava divertito Vale nel 2007 - ma i giapponesi sono un pò scettici per l'aerodinamica". E ancora, il settimo titolo celebrato a Sepang (2005) con i fan travestiti da sette nani e l'immancabile Biancaneve. O, nel 2002 al Mugello, la finta pattuglia della stradale che lo multa per eccesso di velocità. 

In occasione del sesto titolo, nel 2008 dopo due anni di digiuno, sul palco di Motegi vestì la maglia con la scritta "scusate il ritardo" e un grande orologio. A Jerez (1999) dopo la vittoria si fermò a bordo pista e, tra lo sgomento generale, andò a chiudersi in un bagno chimico, sistemato a bordo pista per i commissari. Dopo qualche secondo uscì tra gli applausi. A volte sono state anche gag amare, un modo ironico per regolare qualche conto. Come nel 2003, dopo la vittoria in Repubblica Ceca. Al tempo pilota Honda, si incatenò con due amici del fan club vestiti da carcerati, impugnando un piccone. Risposta a chi lo accusava di essere in crisi perché non era primo da quattro gare: "Sono condannato a vincere" come fosse non uno sport, ma i lavori forzati.