Mercoledì 24 Aprile 2024

Giro dei Paesi Baschi, Albasini lascia il segno. Da domani si sale

Lo svizzero della Orica fa sua la seconda tappa, ancora in volata. Matthews resta il leader della corsa che fra ventiquattr'ore entrerà nel vivo con una frazione che presenta ben sei gpm

Il colpo di reni vincente di Michael Albasini ai danni di Ariel Richeze (Tim De Waele)

Il colpo di reni vincente di Michael Albasini ai danni di Ariel Richeze (Tim De Waele)

Eltziego (Spagna), 4 aprile 2017 - Ieri l'australiano Matthews, oggi lo svizzero Michael Albasini: le prime due tappe del Giro dei Paesi Baschi si sono consegnate ad altrettanti habitué di queste latitudini, corridori già in passato vittioriosi su queste stesse strade e particolarmente adatti a percorsi vallonati ma veloci. Albasini, 36 anni e secondo successo alla Vuelta al País Vasco dopo quello strappato nel lontano 2009 a Guenes, ha preceduto l'argentino Ariel Maximiliano Richeze approcciando in testa l'ultima curva posizionata a soli cento metri dal tragurdo; terzo il belga Sean De Bie. Pur accontentandosi del quarto posto, Matthews mantiene la maglia amarillo per effetto della somma dei piazzamenti, non essendo previsti abbuoni in termini cronometrici.

In attesa che la corsa entri nel vivo con le tante salite nel menù a partire già dalla tappa di domani, quella di oggi è stata una giornata decisamente sonnacchiosa, animata soltanto dai due fuggitivi del mattino, l'uruguayano Fabricio Ferrari e l'esperto spagnolo Luis Angel Maté, e dalla battaglia ai gpm tra Igor Antón e Yoann Bagot, entrambi interessati alla classifica degli scalatori in virtù dei punti raccolti anche ieri quando, a loro volta, avevano cercato gloria da lontano. Decisamente più interessante, come detto, la tappa di domani, che prevede ben sei gran premi della montagna compresa la prima ascesa di prima categoria ai 701 metri di Santa Ageda. Ultima asperità sarà poi l'Alto de Mendizorrotz, a soli 13 km dal traguardo di San Sebastián.

Sempre domani, in Belgio, è in programma anche lo Scheldeprijs (o Gp Escaut, per dirla alla francese), ultimo appuntamento sulle pietre fiamminghe prima del gran finale di questa prima parte di classiche sui ciottoli della mitica Parigi-Roubaix, domenica prossima. Corsa tradizionalmente favorevole ai velocisti - tanto che il colosso tedesco Marcel Kittel è il grande favorito per la conquista di quello che sarebbe il suo quinto successo personale -, lo Scheldeprijs vedrà al via anche Peter Sagan nonostante i postumi della caduta di domenica scorsa al Fiandre, mentre colui che la Ronde l'ha dominata, Philippe Gilbert, bypasserà sia l'Escaut che l'Inferno del Nord per ricaricare le pile in vista della "sua" Amstel Gold Race vinta già tre volte in carriera e in calendario domenica 16 aprile, giorno di Pasqua.