Mercoledì 24 Aprile 2024

Giro dei Paesi Baschi, tripletta australiana nella prima tappa

Michael Matthews batte in volata i connazionali McCarthy e Gerrans. Brivido Contador: il Pistolero cade nel finale e perde 1'05", ma la giuria neutralizza il distacco. Sarà duello con Valverde

La volata vincente di Matthews su McCarthy e Gerrans (Foto Diges)

La volata vincente di Matthews su McCarthy e Gerrans (Foto Diges)

Sarriguren (Spagna), 3 aprile 2017 - Clamorosa tripletta australiana nella prima frazione del Giro dei Paesi Baschi, divertente e prestigiosa gara a tappe che tradizionalmente accompagna gli appassionati di ciclismo nella settimana tra il Fiandre la Roubaix. Sul traguardo di Sarriguren è infatti volata vincente di Michael Matthews davanti ai connazionali Jay McCarthy e Simon Gerrans: nomi buoni per le classiche delle Ardenne che prenderanno il via fra un paio di settimane e alle quali puntano molti degli uomini impegnati in terra basca.

Un nome su tutti è naturalmente quello di Alejandro Valverde, quattro Frecce Valloni e tre Liegi-Bastogne-Liegi in carriera e favorito numero uno alla conquista di quella che è l'unica gara a tappe di casa a mancare nel suo palmarés: una motivazione in più che si aggiunge allo strapotere dimostrato in occasione del Giro della Catalogna della settimana scorsa, in cui il murciano ha vinto tre tappe e la classifica generale. Dici Valverde, e non puoi non pensare anche ad Alberto Contador: il Pistolero i Baschi li ha già vinti quattro volte, l'ultima delle quali l'anno scorso, oggi però il suo assalto alla quinta corona è iniziato con il piede sbagliato, con una caduta nel finale che non gli costerà nulla in termini di classifica - il tempo perso per incidenti che si verificano negli ultimi 3 km, in questo caso 1'05", viene neutralizzato - ma della quale avrebbe volentieri fatto a meno.

Peggio è però andata a Julian Alaphilippe, il rampante corridore francese che nel corso della sua giovane carriera ha già incrociato i propri destini con entrambi i grandi vecchi di Spagna: secondo alle spalle di Valverde nelle ultime due edizioni della Freccia Vallone e alla Liegi del 2015, e primo davanti a Contador nella cronometro di Mont Brouilly alla Parigi-Nizza del mese scorso. Oggi Alaphilippe ha attaccato su un dentello a 4,5 km dall'arrivo guadagnando subito un buon margine sul gruppo sfilacciato alle sue spalle ma, appena un chilometro più avanti, una foratura decisamente intempestiva gli ha impedito di portare a termine un'azione che a quel punto aveva più che discrette possibilità di successo.

Alla fine la vittoria è dunque andata a Matthews, 26enne australiano che ha già indossato la maglia rosa al Giro d'Italia sia nel 2014 che nel 2015, e che in questo 2017 era ancora all'asciutto. Domani un'altra frazione che sulla carta strizza l'occhio al corridore della Sunweb, velocista atipico capace di difendersi egregiamente sui saliscendi della frazione in programma da Pamplona ad El Ciego o, per dirla alla basca, da Iruñea ad Eltziego. In un'edizione della corsa meno impegnativa di altri anni, le tappe che decideranno la classifica dovrebbero essere le ultime due: venerdì il classico arrivo al Santuario de la Virgen de Arrate, posto un chilometro dopo lo scollinamento dell'ultima ed impegnativa salita; e sabato l'altrettanto tradizionale cronometro di Eibar, su un esigente percorso vallonato di circa 25 km.

Valverde e Contador i due grandi favoriti, come detto, ma attenzione anche a Rigoberto Urán, ai baschi Samuel Sánchez e Jon Izagirre che corrono in casa, al britannico Simon Yates vincitore del Gp Indurain di sabato scorso, allo stesso Alaphilippe e alla fortissima coppia Sky composta da Michal Kwiatkowski e Sergio Luis Henao già vincitori, rispettivamente, di Strade Bianche e Milano-Sanremo il primo e della Parigi-Nizza il secondo. Ancora una volta, i grandi assenti sono proprio Vincenzo Nibali e Fabio Aru, che al confronto diretto con gli avversari preferiscono i ritiri in alta quota. A tenere alti i colori italiani, speriamo, ci penseranno i vari Gianluca Brambilla, Diego Ulissi, Valerio Conti, Giovanni Visconti e Alessandro De Marchi, tutti però più interessati ad una vittoria di tappa che non a curare la classifica. MARCO GAVIGLIO