Giovedì 25 Aprile 2024

Ciclismo, domenica di triplette tra Catalogna, Belgio ed Emilia

Dopo Het Niewsblad e Harelbeke, Van Avermaet fa sua anche la Gand-Wevelgem. Terza vittoria di tappa per Valverde, che ha chiuso con il botto la Volta a Catalunya. Tappa e corsa anche per Calmejane alla Coppi e Bartali.

Greg Van Avermaet  (Ansa)

Greg Van Avermaet (Ansa)

Wevelgem (Belgio), 26 marzo 2017 – Il grande protagonista della prima parte della stagione delle pietre è indubbiamente lui. Stiamo parlando di Greg Van Avermaet (Bmc), che dopo il successo alla Omloop Het Niewsblad del mese scorso e quello a Harelbeke di venerdì, ha fatto sua anche la Gand-Wevelgem, conquistando una storica tripletta, che mancava dal 1981, anno in cui a centrarla fu l’olandese Jan Raas. Il campione olimpico di Rio ha battuto in una volata a due il connazionale Jens Keukeleire (Orica-Scott), mentre al terzo posto di è piazzato un Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) parecchio nervoso. Perché? Andiamo con ordine. La corsa si è accesa negli ultimi 60 km: qui il selezionato gruppo dei migliori ha dovuto fare i conti, nell’ordine, con il primo passaggio sul Kemmelberg, con la novità delle “plug streets” (una sorta di sterrato, reso meno insidioso dalla bella giornata di sole che ha accompagnato la corsa) e poi con il secondo è ultimo passaggio sul Kemmel. Sulle terribili rampe del muro simbolo della corsa, è stato proprio Van Avermaet il primo ad attaccare, seguito a ruota da un Peter Sagan fin lì copertissimo e, in seconda battuta, da John Degenkolb. Al terzetto di testa si sono poi aggiunti un’altra decina di corridori (tra i quali i nostri Bettiol, Colbrelli e Trentin), anche se a 25 km dalla conclusione un nuovo frazionamento (propiziato da un buco di Matthews) ha permesso a Van Avermaet, Sagan, Keukeleire, Terpstra e Andersen di prendere un vantaggio divenuto presto incolmabile. Gli ultimi due vagoni del treno di testa, però, sono da subito rimasti più passivi rispetto al resto della compagnia, avendo alle loro spalle i rispettivi (Gaviria e Boonen per Terpstra, Matthews per Andersen) capitani. La cosa non è per niente piaciuta a Sagan: il campione del mondo ha clamorosamente fatto il buco ai due, permettendo alla coppia belga di andarsi a giocare la vittoria finale. Van Avermaet, partito a 200 metri dall’arrivo, non ha avuto problemi a resistere alla rimonta appena accennata da Keukeleire, arrivato con mezza bicicletta di ritardo. Alle loro spalle, solo Sagan e Terpstra sono riusciti a resistere al ritorno del gruppo regolato da John Degenkolb. Il migliore degli italiani è stato Sacha Modolo, decimo. Il prossimo appuntamento con le pietre sarà la Tre Giorni di La Panne, in programma a partire da martedì e ultima prova di avvicinamento al Giro delle Fiandre, in programma domenica prossima. VOLTA A CATALUNYA, SI CHIUDE ANCORA NEL SEGNO DI VALVERDE - Tripletta meno prestigiosa, ma lo stesso significativa, anche per Alejandro Valverde: il 36enne murciano della Movistar ha conquistato il terzo successo di tappa nell’edizione della Volta a Catalunya che si è chiusa oggi, come da tradizione, a Barcellona. L’Embatido ha avuto la lucidità di accodarsi a Daniel Martin, partito all’attacco dopo l’ultima scalata al Montjuic, e di fulminarlo allo sprint, precedendo di pochi centimetri il ritorno del gruppo, regolato da uno sconsolato Jarlinson Pantano. Valverde ha così aggiornato a 103 il conto delle proprie vittorie da professionista, subito salite a 104 con il successo nella classifica generale, il secondo in carriera dopo quello del 2009. Secondo a 1’03” da Valverde si è piazzato Alberto Contador (Trek-Segafredo), mentre sul gradino più basso del podio è salito il promettentissimo catalano Marc Soler, compagno di squadra di Valverde. Primo degli italiani Davide Formolo, che ha chiuso al dodicesimo posto, a più di 5’ dal vincitore finale. COPPI E BARTALI, TAPPA E CORSA PER CALMEJANE - Non è andata meglio per i nostri corridori alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, anzi: con le dovute proporzioni (visto che stiamo parlando di una corsa italiana) è stato un vero e proprio disastro. La tripletta, in questo caso, l’hanno messa a segno i corridori francesi che, dopo i successi di Pichon nella prima frazione di Gatteo e quello di Boudat ieri a Crevalcore, hanno fatto festa anche oggi grazie a Lilian Calmejane. Il corridore della Direct Energie, vincendo la tappa conclusiva di Sassuolo, ha pure scalzato il lettone Toms Skujins (Cannondale-Drapac) dalla vetta della classifica generale, assicurandosi così la seconda breve corsa a tappe in stagione, dopo l’Etoile de Besseges. E i nostri? Non pervenuti: i “migliori” risultati parziali rimangono i terzi posti di Viviani e di Busato (oggi quarto) a Gatteo e Sogliano al Rubicone, mentre in classifica generale il primo italiano è stato il 27enne Nicola Gaffurini della Sangemini-MG.Kvis. Non è andata meglio a livello di squadre: l’unica a rendersi davvero protagonista è stata la Androni Giocattoli, quarta e quinta in classifica generale con i colombiani Bernal (ancora in grande evidenza, a dispetto dei vent’anni di età) e Torres quarti e quinti della generale. Troppo poco, visto e considerato che la squadra di Gianni Savio non sarà nemmeno al via del prossimo Giro d’Italia e che le nostre Professional, non avendo ricevuto inviti per le corse World Tour della settimana, hanno potuto schierare al via i loro migliori corridori. MARCO FRANCIA