Mercoledì 24 Aprile 2024

Ferrari, Marchionne lancia l'allarme: "Siamo indietro, 2015 sarà durissimo"

Nella conferenza di Natale, il presidente del Cavallino avvisa i tifosi: "Siamo indietro per colpa di scelte sbagliate fatte dalla gestione precedente. Il 2014 è stato disastroso". D'accordo il team principal Arrivabene: "Non sono un mago, vincere 2 Gp sarebbe già un successo"

Sergio Marchionne con Maurizio Arrivabene (Ansa)

Sergio Marchionne con Maurizio Arrivabene (Ansa)

Maranello, 22 dicembre 2014 - Sergio Marchionne lancia l'allarme Ferrari: "Il 2014  è stato un grandissimo disastro, ma siamo indietro anche sul progetto del prossimo anno. Siamo partiti tardi e ce lo porteremo per tutta la stagione". Il presidente del Cavallino non usa mezzi termini nella conferenza di Natale, la prima da numero uno in rosso, organizzata a Maranello per presentare il prossimo Mondiale di Formula 1. Vietato farsi illusioni dunque, nonostante l'arrivo di un pluricampione come Sebastian Vettel e la rivoluzione ai vertici tecnici e dirigenziali. 

Proprio la vecchia dirigenza, ovvero Montezemolo-Domenicali-Mattiacci, è la grande imputata di Marchionne: "Siamo in ritardo per scelte fatte da altri, abbiamo trovato una situazione difficilissima. Nel 2014 sono state spese troppe forze sulla stagione in corso e poche sulla prossima e questa strategia, secondo me e considerando com'è finita, è stata un errore. Il prossimo sarà un anno difficile, partiamo in salita, ma l'impegno della squadra è fenomenale. Anche la Mercedes ci ha messo due anni per arrivare a vincere".

L'ad di Fca ha quindi spiegato la scelta di ingaggiare Maurizio Arrivabene come nuovo team principal: "Io ho grande rispetto per Mattiacci che ha fatto un ottimo lavoro nel marketing, ma la F1 è un campo diverso. Doveva imparare il mestiere e pure far crescere la squadra, era un compito decisamente troppo gravoso. Maurizio conosce bene questo campo da anni, conosce gli attori e la scuderia ed era molto vicino ai ragazzi. Era la persona ideale per portarci avanti. Ora guardiamo al futuro e Maurizio farà un grande lavoro". Irrealistico, a oggi, pensare ad ambizioni mondiali: "Vincere quattro Gp sarebbe come andare in paradiso".

Realismo che appartiene anche ad Arrivabene: "Non sono nè mago Merlino, né mago Oronzo. Credo nel lavoro di squadra, ma non possiamo fare miracoli. Vincere un paio di Gp sarebbe già un successo, vincerne un terzo sarebbe un trionfo". Il neo team principale ha poi parlato di Vettel: "Qualche anno fa Schumacher mi disse che forse era l'unico che potrebbe riuscire a fare quello che lui ha fatto in Ferrari. L'ho visto assolutamente entusiasta, sembrava un bambino in un negozio di giocattoli a Natale", ha aggiunto a proposito dei primi approcci del campione tedesco con Maranello.