Giovedì 25 Aprile 2024

Arnold Palmer: bis per Every

L'americano completa la rimonta nel giro finale e supera Stenson confermando il titolodello scorso anno. Francesco Molinari chiude al 17° posto dopo il secondo giro consecutivo in 69 colpi

Matt Every

Matt Every

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EPILOGO: Matt Every è riuscito a confermare il titolo conquistato lo scorso anno. Vittoria "back to back" dicono negli States e certamente di grande valore per il calibro del field. Il 32enne di Daytona Beach (Florida), ha ottenuto il secondo titolo nel circuito e in carriera con una volata finale in 66 (-6) colpi. Every ha iniziato con un bogey, poi ha cambiato passo e con cinque birdie ha raggiunto alla decima buca Stenson, al quale rendeva tre colpi sul tee di partenza e che ha tenuto un’andatura lenta con due birdie e un bogey. Lo svedese Stenson con due  birdie in sequenza, contro uno del suo avversario, ha ripreso la testa, ma ha sbagliato alla 15ª dando l’assist a Every che con un birdie alla 18° ha concesso il bis. Nello score del vincitore sette birdie e un bogey e per Stenson quattro birdie e due bogey (70).

Bella prova di Francesco Molinari che ha recoperato 12 posizioni grazie al secondo giro consecutivo in 69 colpi. Il torinese ha concluso al 17° posto con -9. Un bogey sul green della buca 2 non lo ha deconcentrato, e ha infilato tre birdie nelle successive undici. Ha frenato con un altro  bogey alla 14ª, ma con due birdie di fila ha fissato il parziale di -3. 

TERZO GIRO: Morgan Hoffmann ha rallentato con un giro in 71 colpi (-1) e così il suo diretto inseguitore Henrik Stenson lo ha sopravanzato al comando grazie a uno splendido giro in 66 colpi. Lo svedese non ha commesso alcun errore. SIno alla buca 15 il suo giro era nella media con un parziale di -2, poi quattro buche devastanti con due birdie e un eagle lo hanno fatto balzare al comando con un totale di -16. Hoffmann, per contro, è incappato in due errori sulle prime 9 buche chiuse con un parziale di +2, poi la reazione al giro di boa, con birdie 10, 12 e 13, ai quali però non ha dato seguito nel finale chiudendo a -14. 

Sarà un turno conlcusivo tutto da seguire perché hanno chance di vittoria anche i quattro giocatori a quota -13: Kokrak, Jones, Martin e Every. È sceso al 12° posto Rory McIlroy che, dopo un parziale di -4 sino alla buca 13, è incappato in tre bogey consecutivi chiudendo con -1 e un totale di -9.

Francesco Molinari ha concluso il giro con -3, frutto di tre birdie e 15 par. Il torinese ha colto iltre l'80% di GIR, un risultato spaventoso che non gli ha praticamente mai fatto rischiare bogey. È risalito al 29° posto e può puntare a rientrare tra i primi 20 nella giornata finale o, imbucando qualche putt in più, anche molto più in alto.

SECONDO GIRO: Ha aumentato il ritmo con un 65 (-7) Morgan Hoffmann, ha aumentato il ritmo con un giro in 65 colpi (-7) mantenendo la leadership con -13 e allungando sui primi inseguitori. Il 25enne di Franklin Lake ha segnato nove birdie e due bogey. Alle sue spasse un terzetto composto da Matt Every, campione uscente, Harris English e lo svedese Henrik Stenson con -10. In rimonta Rory McIlroy salito dal 32° al sesto con -8.

Francesco Molinari, è sceso dal 32° a 40° posto con -3. Il torinese ha iniziato dalla dieci e si è trovato gravato dopo due bogey dopo sei buche. Bella la reazione con quattro birdie nelle successive otto e terzo bogey quasi in chiusura per il 71 (-1).

PRIMO GIRO: Francesco Molinari ha iniziato il torneo con lo score di -2 che, visto l'altissimo livello del field, vale la 32ma posizione. Il torinese è stato molto preciso dal tee senza riuscire a concretizzare sul green, più per la distanza dalla bandiera che per i putt, e ha realizzato 16 par e 2 birdie. Insieme a lui c'è Rory McIlroy che ha riportato uno score con 3 birdie e 1 bogey.

Al comando della graduatoria Morgan Hoffmann con lo score di -6 frutto di 4 birdie e un eagle. Il 26enne statunitense ha così onorato la memoria della nonna morta nella notte all'età di 98 anni. «In questi momenti pensi solo ad apprezzare tutto quello che hai intorno ringraziando di essere vivo - ha detto - Ci si rende conto di quanto tutto scorra velocemente. Mi sembra ieri che avevo 5 e pattinavo insieme a mia sorella davanti a casa». 

Alle sue spalle, ad un solo colpo, un gruppetto di cinque giocatori formato da Ian Poulter, Jason Kokrak, Ken Duke, John Peterson e Kevin Na. A quota -4, con il settimo posto, un gruppo di 11 giocatori tra i quali spiccano Adam Scott, Brandt Snedeker, Billy Horschel, Keegan Bradley e Hunter Mahan.

PROLOGO: Sulllo splendido percorso del Bay Hill Club & Lodge, a Orlando, va in scena un grande classico del calendario del PGA Toru: l'Arnold Palmer Invitational. Il torneo, voluto dal grande campione statunitense, richiama tantissimi campioni che vogliono onorare con la loro presenza questa icona del golf. Scendono in campo i primi cinque giocatori del world ranking, nell’ordine il nordirlandese Rory McIlroy, Bubba Watson, lo svedese Henrik Stenson, e gli australiani Adam Scott e Jason Day.

Saranno al via anche Keegan Bradley, Rickie Fowler, Zach Johnson, Hunter Mahan, Sean O’Hair, Webb Simpson, Brandt Snedeker, Matt Every, che difende il titolo, gli inglesi Paul Casey e Ian Poulter, i sudafricani Ernie Els e Louis Oosthuizen, il nordirlandese Graeme McDowell, l’irlandese Padraig Herrington, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, il fijiano Vijay Singh, il giapponese Hideki Matsuyama e l’argentino Angel Cabrera.

In campo anche Francesco Molinari che, dop aver superato il taglio la scorsa settimana, si gioca la seconda chance per rientrare tra i primi 50 giocatori del World Ranking e prendere così parte al Masters di Augusta. Non sarà in campo Tiger Woods che si sta allenando cercando di recuperare la forma proprio in vista dle primo major.

Il montepremi è di 6.300.000 dollari con prima moneta di 1.134.000.

Andrea Ronchi - [email protected]
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