Mercoledì 1 Maggio 2024

Gesti sessisti, il senatore sospeso: "Da lunedì sciopero della fame"

Il verdiniano D'Anna: "Grasso mi faccia vedere quei filmati". Boldrini: "Serve stretta anti-sessismo in Aula"

Vincenzo d'Anna (Ansa)

Vincenzo d'Anna (Ansa)

Roma, 7 ottobre 2015 - Da episodio a caso, fino quasi a tormentone. Il gesto sessista di venerdì scorso al Senato verso la grillina Barbara Lezzi continua a far discutere. "Entrerò in sciopero della fame da lunedì", annuncia oggi Vincenzo D'Anna, portavoce del gruppo Ala accusato di essere fra gli autori del gesto insieme all'altro verdiniano Lucio Barani e sospeso per 5 giorni dall'Ufficio di presidenza di Palazzo Madama. E proprio questo provvedimento ha convinto il senatore D'Anna a prendere una decisione così drastica che porterà avanti "fino a quando non avrò avuto soddisfazione e non mi sarà resa giustizia". Il parlamentare attacca: "L'intransigente difesa della mia onorabilità mi impone di chiedere con forza al presidente del Senato Pietro Grasso, l'esibizione di tutti i filmati a sua disposizione". Compresi "quelli delle telecamere di sicurezza posti alla sua esclusiva disponibilità".

Il senatore ritiene che l'esame del labiale del filmato messo in onda durante la trasmissione Striscia La Notizia, dimostri quanto "ripetutamente affermato", ovvero che "quei gesti mimavano quelli poc'anzi provocatoriamente rivolti dalla senatrice Lezzi del M5S, nei confronti dei senatori Falanga e Barani". D'Anna continua: "Alla richiesta di tali filmati da parte di diversi componenti del Consiglio di Presidenza Grasso ha ufficialmente dichiarato di averli visionati e di non avervi rinvenuto alcunché di provocatorio da parte del M5S. Tale affermazione è falsa. Impegno quindi l'onore della seconda carica dello Stato, ad accertare, come suo dovere, i fatti nel loro reale contesto e dimensione e a rendere pubblici, sia ai senatori che alla stampa, tali filmati". D'Anna, in ogni caso, non chiederà alcuna revoca della sanzione inflittagli. 

POLEMICA - La querelle continua, le parlamentari donne chiedono un giro di vite. Sul caso interviene anche la presidente della Camera Laura Boldrini che ricorda un emendamento, "fermo in giunta da un anno", che prevede "40 giorni di sospensione" per chi in Aula si rivolge con "insulti a sfondo sessista". Sanzioni esemplari sono necessarie anche per l'ex deputata Alessandra Moretti che invoca tagli allo stipendio per chi tiene questo genere di comportamenti. "Individui che utilizzano questi toni e questi metodi mal rappresentano le istituzioni - dice la Moretti in un'intervista a Repubblica -. Sono quanto di più vecchio e retrogrado esista perché la società e i cittadini non accettano gesti sessisti, misogini e comportamenti discriminatori. Credo che questi comportamenti debbano essere puniti con sanzioni disciplinari ed economiche esemplari".