Sabato 18 Maggio 2024
Eva Desiderio
Moda

Rosso, nero e bianco: a Parigi va in scena l'eleganza di Armani Privé

Giorgio Armani firma una collezione di grande fascino e spiega: "Ho paura che l'alta moda si inflazioni se non resta tale, cioè puro sogno, pura utopia, eccellenza e qualità su tutto". Tra i vip presenti Sophia Loren, Kate Hudson e Jared Leto

Un momento della sfilata Armani Privé a Parigi (Reuters)

Un momento della sfilata Armani Privé a Parigi (Reuters)

dall'inviato Eva Desiderio

Parigi, 8 luglio 2014 - Sophia Loren tutta di cristalli rossi vestita guida l'applauso finale, immenso e affettuoso, che un'ora fa saluta il successo dell'Armani Privè al Theatre de Chaillot a Parigi per l'haute couture dell'inverno che verrà, abiti e accessori riservati alle ricchissime del mondo. Ed ecco Giorgio Armani che esce alla fine dalla scatola nera e rossa che domina la passerella, una scatola magica dalla quale sono uscite tutte le modelle delle 68 uscite una più bella e magica dell'altra, La voce di Amalia Rodríguez accompagna questa alta moda prova d'artista e d'atelier, un omaggio a tutte le migliori tradizioni della couture ma attualizzata e resa di oggi. "Ho paura che l'alta moda si inflazioni se non resta tale, cioè puro sogno, pura utopia, eccellenza e qualità su tutto - spiega re Giorgio nel backstage mentre saluta i tanti ospiti come anche Kate Hudson in abito da sera oro e Jared Leto coi capelli da Gesù Cristo che abbraccia Roberta Armani - qui ormai vengono tutti nei giorni dell'alta moda con delle collezioni di prêt-à-porter che confondono le idee. Io lavoro all'Armani Privè da otto anni e per me è una lezione di vita e di maestria ogni volta".

E' felice Armani per una collezione ad alta sperimentazione che mixa materiali e sapienza, rendendo tutto magnificamente contemporaneo, anche le lunghe velette che coprono gli abiti da sera e che regalano un effetto da Maya di Goya ma che puoi incontrare a una festa a Parigi come a New York. Rosso, nero e bianco i tre soli colori di questo Armani Privè, che si fondono tra loro e si richiamano a vicenda tra ricami, pezzi di organza strappata e rimontata come una pelliccia d'astrakan ma dal peso-nuvola, giacche perfette ("le mie!" come dice il grande stilista) ma sdrammatizzate dalle gonne corte e dagli shorts, "che sono un po' la follia e la trasgressione che l'haute couture ti consente". No, Armani non tempo per curare di persona le clienti, per portarle a cena e parlare con loro, preferisce farle seguire dai suoi assistenti e correggere ogni modello che loro desiderano per renderlo per loro più desiderabile.

Non vuole parlare nemmeno del suo compleanno il prossimo 11 luglio: compirà 80 anni, gli 80 anni più giovanili e vissuti nelll'attualità del mondo, ma preferisce saltare di un anno per festeggiare invece nel 2015 i 40 anni della sua maison. E la ricorrenza abbinata all'Expo farà scalpore. A parlare della vita delle passioni e delle ossessioni di Giorgio Armani sarà il libro in uscita per Rizzoli con le interviste di tutta la carriera raccolte e rielaborate a tema da Paola Pollo col titolo: 'I cretini non sono mai eleganti', una delle frasi storiche di Giorgio.

In mezzo a tanta moda eccelsa c'è anche tempo per una battuta simpatica dopo le frecciatine dei giorni scorsi a Milano sul look del Premier Renzi: "Gli ho mandato 12 cravatte mie - ride Armani - speriamo le indossi!".