Lunedì 7 Ottobre 2024
EVA DESIDERIO
Moda

Il nuovo polo della maglieria Made in Prada

Inaugurato il rinnovato stabilimento produttivo di Torgiano. Guerra: “Qualità artigianale”. Bertelli: “Cerchiamo talenti”

Un modello Miu Miu delle ultime sfilate di Parigi

Un modello Miu Miu delle ultime sfilate di Parigi

Preservare l’eccellenza e il know-how artigianale, supportare lo sviluppo tecnologico dei processi, porre al centro la qualità degli ambienti di lavoro, la sostenibilità, la formazione del personale specie dei più giovani, qualità del lavoro e della vita, mixare competenze con cuore, mente, mani. Questi alcuni dei principali impegni del Gruppo Prada che martedì scorso ha inaugurato a Torgiano, alle porte di Perugia, il polo dedicato alla progettazione e produzione dei capi e semilavorati di maglieria, dopo un importante programma di riqualificazione del sito che vanta anche un’area verde di 15mila metri quadri che nella pausa pranzo è a disposizione dei dipendenti. "Questo non è solo uno stabilimento per la nostra maglieria per i marchi Prada e Miu Miu – dice l’amministratore delegato del Gruppo Prada, Andrea Guerra – ma è il cuore di un network collegato ad altre trenta realtà. Oggi qui a Torgiano abbiamo 9mila metri quadri per la progettazione dei prototipi e la produzione di maglieria uomo e donna che sta vivendo un momento molto felice sulle nostre passerelle e nelle vendite nei negozi".

Vengono alla mente i capi visti sull’ultima passerella di Miu Miu a Parigi, nel marzo scorso, con Miuccia Prada che ha fatto sfilare piccoli cappotti di maglia che ricordavano quelli bon ton dei bambini di un tempo, perfetti per le donne di oggi. Come i maxipull di Prada e i cardigan ’da zia’ infinitamente chic. Realizzati proprio in questo polo della maglieria qui a Torgiano come raccontano con orgoglio i dirigenti e gli operai del sito produttivo.

"Vogliamo attrarre giovani talenti – racconta Lorenzo Bertelli, direttore marketing e a capo della corporate social responsability del Gruppo Prada – qui abbiamo il 72% di occupazione femminile. Mio padre Patrizio Bertelli ha sempre creduto nel territorio, con la verticalizzazione della produzione e i nostri stabilimenti in Italia (sono 23 in tutto sui 26 totali, ndr). Oggi ci sono sempre più giovani interessanti al lavoro manuale nella moda, c’è tantissimo appeal per l’artigianalità. E noi vogliamo sempre più lavorare su una reale connessione tra pensionati carichi di esperienza e saperi e giovani talenti, non possiamo perdere questo dialogo".

Un ciclo di lavoro importante che qui a Torgiano si esprime attraverso i gruppi di lavoro per i prototipi della maglieria, con le Maestre che insegnano i punti a mano e a macchina piana, i segreti del ricamo, la genialità dell’uncinetto e del lavoro ai ferri. Con pullover hanno bisogno di quattro giorni per essere ultimati. E questa è parte di quella Prada Group Academy (nel 2013 sono stati assunti 110 ragazzi in Italia) che è una vera scuola di mestieri, un ponte per il futuro del Made in Italy.

"Bisogna comunicare in modo corretto la moda, non solo il suo appeal ma la sua sostanza – continua Bertelli – dalla tessitura e fino allo stiro". Il Gruppo Prada si è insediato a Torgiano nei primi anni 2000. Da allora la struttura è cresciuta in modo esponenziale. Qui lavorano 214 dipendenti (tutto il gruppo della famiglia Bertelli-Prada ne ha nel mondo 14.870, di questi 3.522 nelle divisioni industriali). "Il Made in Italy c’è ed è forte – dice l’ad Guerra – il 70-80% della produzione di lusso mondiale viene prodotta in Italia. E poi i clienti sono sempre più desiderosi di qualità, e di normalità".