Lunedì 29 Aprile 2024

Ricetta elettronica, come funziona. Vantaggi e svantaggi

Il risparmio nell'utilizzo di carta e il miglior controllo sulle falsificazioni si scontra, secondo la Fimmg, col rtischio di un accumulo di lavoro del medico e di conseguenza attese più lunghe per le visite

Ricetta medica elettronica (Fantini)

Ricetta medica elettronica (Fantini)

Roma, 26 febbraio 2016 - Dal primo marzo la vecchia ricetta rossa del medico di famiglia sarà sostituita dalla ricetta elettronica, o 'dematerializzata'. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di tale cambiamento? 

Come è chiaro tra i vantaggi della ricetta elettronica c'è il risparmio sulla stampa e distribuzione delle vecchie ricette e il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari. 

Ma il Segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, esprime perplessità: "Dietro i vantaggi della materializzazione si cela però un rovescio della medaglia. Qualcuno ha confuso gli studi medici con quelli dei Caf, vista la mole di dati anagrafici, codici di esenzione dai ticket, adesso anche quelli di erogabilità e appropriatezza e quant'altro dovremo verificare." 

"E in più -spiega- il medico non potrà più contare sul supporto dell'assistente di studio nella velocizzazione delle procedure di ricettazione, e ci saranno complicazioni anche nelle procedure di coinvolgimento del sostituto medico che per il momento salvo eccezioni (Campania) dovrà continuare ad utilizzare la ricetta rossa. In conseguenza di ciò il rischio è che tutti gli oneri ricadranno sul titolare, con un aggravio di lavoro che significa tempo tolto alle visite e attese più lunghe per gli assistiti". Milillo chiede "una semplificazione delle procedure, ancora possibile". 

COME FUNZIONA -  Per effettuare una prescrizione il medico si connetterà dal proprio pc a un apposito portale: compilando la ricetta sullo schermo, identica a quella cartacea, un Nre (numero ricetta elettronica) sarà associato al nostro codice fiscale, aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni. Il sistema stampa quindi il promemoria, con il quale possiamo andare in farmacia: con i dati presenti, attraverso i codici a barre stampati sul piccolo foglio A5, il farmacista recupera la prescrizione direttamente on-line e ci consegna la medicina di cui abbiamo bisogno. 

Ma la vecchia "fustella", da attaccare nei riquadri rossi, per il momento resta poiché anche se i codici della confezione sono inseriti direttamente sul computer, ancora non è stato possibile determinare un meccanismo che annulli il valore della fustella rispetto alla necessità di identificare e distinguere i farmaci erogati a carico del SSN da quelli che anche se erogabili vengono invece pagati direttamente dal cittadino. 

Il procedimento nei prossimi mesi sarà utilizzato anche per la prescrizioni di esami e visite specialistiche, visto che la ricetta elettronica sarà accettata anche da cliniche, ambulatori e ospedali. In questa prima fase di avvio, fino a fine 2017, sono, però, ancora esclusi dal nuovo metodo solo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l'ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa. 

La ricetta elettronica vale in tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche che convenzionate. I farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza: una piccola rivoluzione, soprattutto per chi viaggia spesso o lavora lontano da casa, poiché fino ad oggi una ricetta di un medico Sardo, ad esempio, non valeva oltre il Tirreno, e chi si trovava fuori casa era obbligato a pagare il medicinale per intero. Solo alcune regioni avevano previsto un sistema di rimborsi, per cui però' erano necessari permessi speciali e lunghi tempi di attesa.