Giovedì 16 Maggio 2024
Philippe Daverio
Cronaca

Quei giganti sono di tutti

I BRONZI di Riace tornano in centro alla polemica. Furono visti da migliaia di persone quando li esposero al Quirinale, rivisti da quattro gatti quando tornarono in Calabria dopo il restauro. Ora sono fermi lì e alcuni sostengono che siano tornati a casa loro. Il che non è affatto vero: furono solo rinvenuti nel mare da quelle parti in quanto il mercante che li trasportava anticamente dalla Grecia a Roma per ricavarne o profitto o metallo ebbe la sfortuna di naufragare. Vanno esposti a Milano per l’Expo? Sì, e anche no! Dipende dalla funzione che gli si vuole attribuire. Per ora sono stati portati in parodia vestendoli da fiera di paese, il che appare scandaloso ma non lo è meno di quanto non fosse già stato fatto quando, con il consenso della Regione Calabria, facevano ‘pari e dispari’ per indicare mare e monti o apparivano sotto un aereo dell’Alitalia come richiamo turistico.

LA QUESTIONE finirà in una caciara all’italiana e il Ministero dei Beni Culturali sarà come al solito incapace di esprimere un’opinione. Le sovrintendenze preposte sostengono che non sono in grado di viaggiare perché troppo fragili, il che è impossibile da credere se si pensa alla loro storia trascorsa. Ma si sa che le sovrintendenze sono per definizione ostative a tutto e hanno quindi perso negli anni ogni credibilità. Non sono forse le sovrintendenze a occuparsi di Pompei con i miracolosi risultati sotto gli occhi del mondo intero? Non si sono accorte forse le Sovrintendenze che la Regione Sicilia ha prestato una scultura altrettanto significativa e ‘fragile’, il noto Satiro Danzante, per un viaggio in Giappone e poi a lungo alla sede della Regione Sicilia a Palermo. Palermo sì, Milano no! Posso capire che Maroni se la prenda.

L’EXPO dovrebbe essere l’occasione, per chi viene in Italia, di visitare l’Italia, sempre che il Museo di Reggio sia disposto a subire il fastidio delle visite. Visto che Milano si riempirà di pupazzi di Dante Ferretti che fingono di raffigurare l’Arcimboldo, si potrebbe chiedere allo stesso genio della scultura una riproduzione dei bronzi di Riace (senza mutande aggiunte, per favore!) come richiamo al turismo nel nostro Meridione, ben inteso a condizione che non finisca anche lì in caciara. Ma quelli autentici, ben protetti, farebbero tutt’altra figura.