Mercoledì 24 Aprile 2024

Dp, Speranza a Gentiloni: "Si guardi da Renzi, non da noi"

Secondo uno dei leader scissionisti, quando il Pd è imploso Renzi ha deciso di infischiarsene. Replica da Guerini: "Quando metteranno da parte l'odio?"

Roberto Speranza, del Dp (Lapresse)

Roberto Speranza, del Dp (Lapresse)

Roma, 26 febbraio 2017 - Il giorno dopo il battesimo dei Dp - i 'Democratici e progressisti' fuoriusciti dal Pd - Roberto Speranza avverte il premier Paolo Gentiloni: "Il governo deve aver paura di Renzi, che ha un atteggiamento ambiguo, non di Dp. Noi cercheremo di portare nell'agenda i temi sociali, ma non faremo mancare il nostro appoggio".  Speranza, da Maria Latella su Sky Tg24, attacca il segretario dimissionario dei Dem per il suo viaggio in Usa: "Mi sembra una fuga dalle responsabilità. Il Pd è imploso e ha deciso di infischiarsene". Poi aggiunge che si batterà per togliere i capilista bloccati dalla legge elettorale e a favore del referendum sui voucher.  A stretto giro la replica al veleno del vicesegretario Dem Lorenzo Guerini: "Arriverà un giorno in cui finalmente metteranno da parte l'odio personale e ci racconteranno che cosa pensano dell'Italia e non solo perché odiano Matteo Renzi. Attendiamo fiduciosi". Al che Zoggia replica: retorica berlusconiana".

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Ma nell'intervista di Speranza è un attacco continuo all'ex premier. Sulla rottura, ad esempio, dice: "Ci ho creduto sino in fondo che si evitasse la rottura. Invece lui, Renzi, l'ha cercata e passerà alla storia come colui che ha spaccato il Pd". Speranza non si sbilancia su chi potrebbe arrivare a presiedere i nuovi gruppi parlamentari di Camera e Senato: "Lo decideranno i gruppi che si riuniranno martedì - spiega - il problema oggi non è trovare i capigruppo, ma tornare a parlare agli elettori per dirgli che c'è una possibilità di riaprire il dialogo sui temi della sinistra". Tra le critiche sottolineate da Speranza, quella di familismo all'interno del Pd. Il fondatore di Dp fa il ragionamento al contrario, ovvero esclude la possibilità che nelle liste del nuovo partito possano entrare i nomi di parenti o 'di amici degli amici'. "Il tempo del familismo è finito - spiega - Il familismo è stato un errore di questa stagione politica. Lasciamo ad altri questo modo di fare. Noi vogliamo una rete larga in cui ognuno risponde delle proprie idee".

Tra le ragioni della nascita del nuovo movimento a sinistra del Pd, la volontà di recuperare la 'base' perduta: "iI campo del centrosinistra potrebbe essere più forte. Ci sono molti elettori che ora non sono più disponibili a votare un Pd a trazione renziana. Molti non hanno capito il suo atteggiamento, oltre che sul lavoro e la scuola, anche sul referendum delle trivelle. Molti non si fidano più del Pd di Renzi. Serve una forza che segni la discontinuità con lui per limitare l'avanzata dei populismi".

Speranza non ha dubbi sulla possibilità che Dp riesca a parlare a un gran numero di elettori del centro sinistra: "Ma il punto sono le fratture che si sono consumate in questi anni. Una parte dell'elettorato si sente orfano. Gli insegnanti, ad esempio - ricorda - hanno fatto il più grande sciopero della storia della Repubblica" contro la legge del governo Renzi. "E un grande soggetto plurale del centrosinistra che recuperi i valori di quel mondo - prosegue - non c'entra con la 'cosa rossa'. Noi vogliamo ripartire dalla Costituzione. A cominciare dall'articolo 1, quello sul lavoro".

CONTROREPLICA SULL'ODIO - All'accusa di odio nei confronti di Renzi replica il deputato di Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista Davide Zoggia: "Ascoltare riferimenti all'odio personale in risposta a critiche di natura politica ricorda molto la retorica berlusconiana dei bei tempi andati".  E a Guerini Zoggia spiega: "Speranza, insieme ad altri, ha sollevato critiche sul modo di intendere il centrosinistra italiano e su alcune fondamentali scelte di politica economica, oltre che sulla riforma della buona scuola e su altre riforme in capo al governo Renzi. Risposte pertinenti non sono mai arrivate e discussioni franche e larghe sono state sempre evitate. Ecco perché, non senza sofferenza, abbiamo scelto di fondare un nuovo movimento. I vertici del Pd farebbero bene a prenderne serenamente atto, anziché reagire in maniera scomposta".