Martedì 30 Aprile 2024

Raggi nel mirino delle Iene: "Anomalie nelle firme per la candidatura"

Il documento di presentazione della lista sotto la lente. La replica della sindaca: "Verificheremo ma tutto regolare". Pd all'attacco. Grillo: "Virginia votata dai romani"

Virginia Raggi (Ansa)

Virginia Raggi (Ansa)

Roma, 27 marzo 2017 - C'è un falso nella candidatura a sindaco di Virginia Raggi? A insinuare il dubbio è un servizio de 'Le Iene' andato in onda ieri sera in cui si fa riferimento al documento di presentazione della lista datato 20 aprile 2016.  In quell'atto risultano 1352 firmatari a sostegno della pentastellata. Ma com'è possibile - si chiede la iena Filippo Roma - che i Cinque Stelle conoscessero il numero dei sottoscrittori se in realtà la raccolta firme si svolse tre giorni dopo, ovvero il 23 aprile 2016, in occasione del cosidetto 'firma-day'. C'è poi un'altra questione sollevata nel servizio di Italia 1: "Gli ufficiali autenticatori delle firme quel 23 aprile erano 10, mentre i banchetti di raccolta 20". Un'altra presunta irregolarità?

I delegati di lista, intervistati da Roma, assicurano: le norme sono state rispettate. E' possibile compilare l'atto di presentazione delle firme - dicono - lasciando in bianco lo spazio riservato al numero dei cittadini sottoscrittori. Per poi riempirlo successivamente.

RAGGI: NO IRREGOLARITA' - Non affatto convinto della risposta, Filippo Roma interpella direttamente la Raggi, in vacanza sulla neve. Sci in mano, lei lo liquida con un "chiedete ai rappresentanti di lista". Oggi la sindaca risponde in merito a margine di un'iniziativa al deposito Atac di Tor Pagnotta. "I delegati di lista, che sono peraltro due avvocati, mi hanno rassicurato. Comunque effettueremo anche ulteriori controlli e verifiche ma da quello che mi viene rappresentato non c'è alcuna irregolarità".

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PD ALL'ATTACCO - Intanto però si alza il polverone politico. Dal Pd arrivano richieste di chiarimenti. "Virginia Raggi ora che sei tornata a Roma rispondi su tema #firmefalse denunciato dalle Iene", scrive via Twitter il senatore del Partito democratico Stefano Esposito. 

"Dopo Palermo e Bologna firmopoli a 5 Stelle anche a Roma?", incalza Andrea Romano, parlamentare dem, che aggiunge: "Il servizio comparso nel corso della trasmissione 'Le Iene' apre interrogativi enormi sulla validità delle firme raccolte nella Capitale per la candidatura di Virginia Raggi". E azzarda: "Pare prefigurare una vera e propria truffa ai danni dei romani. Di Maio e Grillo hanno nulla da dire?". 

GRILLO: RAGGI VOTATA DAI ROMANI - Chiamato in causa il leader 5 Stelle risponde con un post su Facebook che rimanda ad un articolo sul suo blog a firma di 'Movimento 5 Stelle'.  "Anche ipotizzando che ci sia un errore formale (nella redazione della lista ndr) - si legge nel testo che cita una sentenza del Tar del Friuli - questo non inficia la regolarità e la legittimità della lista". 

"Mettetevi l'animo in pace - scrive Grillo - la Raggi è legittimamente sindaco di Roma votata da più di due terzi degli elettori romani".