Giovedì 2 Maggio 2024

Legge elettorale, M5S: nuovo voto online tra gli iscritti

L'accordo a quattro sul sistema tedesco traballa: alla prima conta alla Camera mancano 100 voti

Di Battista, Di Maio e Toninelli, in Aula durante l'esame della legge elettorale (Ansa)

Di Battista, Di Maio e Toninelli, in Aula durante l'esame della legge elettorale (Ansa)

Roma, 7 giugno 2017 - Traballa il patto tra i quattro grandi partiti per la nuova legge elettorale. Alla Camera c'è alta tensione nel giorno delle prime votazioni sulla riforma sul cosiddetto modello tedesco. Alla prima prova in Aula sulle pregiudiziali, con votazione a scrutinio segreto, mancano oltre 100 voti alla conta rispetto alla somma dei quattro partiti, Pd, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle, che avevano suglato l'accordo in commussione Affari Costituzionali. Numeri che provocano malumori nel Pd, che richiama alla compattezza e il capogruppo Ettore Rosato che evoca i 101 "franchi tiratori" che nel 2013 mandarono a monte l'elezione di Romano Prodi s presidente della Repubblica. Dal canto suo il Movimento precisano di non aver avanzato alcuna richiesta di voto segreto sulla legge elettorale, e con un'inversione a U decide di ridare la parola agli iscritti, sul blog di Beppe Grillo, per esprimersi sulla riforma al netto delle votazioni che ci saranno sugli emendamenti in aula alla Camera. 

"FRANCHI TIRATORI" - Dalla prima votazione, quella a scrutinio segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate in aula alla Camera, non arriva un buon segnale. Da quanto emerge dalla lettura dei tabulati a fine votazione, sono 66, al netto dei deputati in missione, i voti mancati alla maggioranza. Forti malumori arrivano dal Pd. Con il capogruppo Pd, Ettore Rosato, che durante la riunione Dem nel pomeriggio avrebbe detto: "Nelle pregiudiziali ci sono stati 100 voti in meno rispetto alla sommatoria dei 4 gruppi, vi ricordo cosa accadde quando furono 101...". "Sono sicuro - ha aggiunto - che saranno importanti i primi voti, noi abbiamo la responsabilità di tenere duro fino in fondo" ha sottolineato. Pd, M5S, Fi e Lega contano complessivamente su 449 deputati. I voti contrari alle pregiudiziali di costituzionalità sono stati, però 310. I voti riconducibili ai "franchi tiratori" sarebbero però solo 66, al netto dei deputati "in missione", ovvero assenti giustificati.

M5S: NUOVO VOTO ONLINE - Intanto il Movimento 5 Stelle spariglia le carte. E decide di far votare di nuovo online gli iscritti, sul blog di Beppe Grillo. Il nuovo voto online è previsto per sabato e domenica, per decidere se far saltare l'accordo o se votare a favore della legge lunedì prossimo. Dall'accordo siglato in commissione Affari Costituzionali con Pd, Forza Italia e Lega, infatti, erano rimasti fuori alcuni punti chiave per i 5 Stelle come il voto disgiunto e le preferenze. Ma, secondo quanto si apprende, la linea è cambiata a causa delle divisioni e dei malumori che si erano registrati tra i deputati: in particolare la contrapposizione tra l'ala più pragmatica, che metteva in evidenza il valore di avere finalmente una legge elettorale costituzionale e quella che si rifà allo spirito delle origini e a quella prima raccolta firme per una legge elettorale che contenga anche le preferenze. Su Twitter Grillo chiarisce: "Il Movimento vuole la legge elettorale e il voto".Il leader pentastellato spiega: "gli iscritti saranno chiamati a ratificare il testo finale: questo è il nostro metodo!".

RENZI: - Passa all'attacco il segretario Pd Matteo Renzi. Che su Instagram scrive: "I grillini cambiano idea sulla legge elettorale che loro stessi hanno voluto e votato. Sono passati due giorni e già hanno cambiato posizione? Due giorni!". "I commentatori che ti accusavano di voler fare tutto da solo oggi ti accusano di fare gli inciuci. Non commentano ciò che tu dici ma ciò che loro vogliono che tu dica. Verrebbe voglia di arrabbiarsi", aggiunge