Giovedì 2 Maggio 2024

Tolta alla famiglia la ragazzina che rifiuta il velo, le reazioni

Renzi: "Siamo per l'accoglienza ma non c'è accoglienza senza il rispetto della legge e dei principi". Santnaché: "Non sarà il primo né l'ultimo caso"

Velo islamico (foto archivio Ansa)

Velo islamico (foto archivio Ansa)

Roma, 31 marzo 2017 - Raccoglie consensi bipartisan la decisione dei servizi sociali di allontanare dalla famiglia la quattordicenne bolognese rasata a zero dalla madre, perché rifiutava il velo islamico. 

RENZI - "Penso che tutti noi, che siamo padri e madri, immaginiamo quanto possa essere dolorosa questa scelta ma è doveroso dire che si tratta di una scelta giusta. Bravo il sindaco, bravi i giudici minorili ed ordinari di Bologna, bravi i servizi sociali. Perché in Italia siamo per l'accoglienza ma non c'è accoglienza senza il rispetto della legge e dei principi. E questo deve valere per tutto", scrive Matteo Renzi sul suo profilo Facebook.

SANTANCHE' - Va invece all'attacco Daniela Santanché. "È questa l'integrazione degli islamici che vivono in Italia, ma questo di Bologna non è il primo caso, né sarà l'ultimo, di violenza famigliare ai danni di giovani che vengono puniti, o peggio uccisi, dai loro genitori perché hanno come unico desiderio quello di integrarsi e vivere una vita normale senza sottomettersi a leggi arcaiche che troppo spesso puniscono sempre giovani donne", dichiara l'esponente di Forza Italia. 

IL SINDACO DI BOLOGNA - "Dobbiamo spiegare a questi genitori che vengono in Italia che devono educare i loro figli non solo in base alle loro convenzioni più o meno religiose - commenta il sindaco di Bologna, Virginio Merola - anche se questo caso mi sembra proprio di un tipo di autoritarismo che noi negli anni '70 chiamavamo autoritarismo familiare".

ALEMANNO - "La sconcertante vicenda della ragazza di Bologna ci restituisce l'esatta fotografia di quanto una parte del mondo musulmano presente in Italia non abbia alcuna intenzione di integrarsi con la nostra cultura - afferma Gianni Alemanno, esponente del Movimento Nazionale per la Sovranità -. Quanto accaduto è inaccettabile e di una violenza inaudita e non mi stancherò mai di ripetere che chi viene in Italia deve rispettare le nostre leggi, la nostra Costituzione e non deve usare la violenza per reprimere il desiderio di integrazione delle nuove generazioni".

CARFAGNA - "Chi vive in Italia deve rispettare la nostra cultura, le nostre tradizioni e le nostre leggi - scrive in una nota Mara Carfagna -. È intollerabile la violenza psicologia reiterata che la giovane ragazza di Bologna ha dovuto subire da parte dei genitori solo perché si rifiutava di portare il velo o perché voleva condurre una vita simile a quella delle sue coetanee. Anche se amareggia vedere dei minori allontanati dalla propria famiglia ci auguriamo che tutto questo serva a far comprendere che l'imposizione ferrea di regole e tradizioni estranee al luogo in cui si è scelto di vivere non porta mai risultati positivi", conclude la parlamentare di Forza Italia.