Mercoledì 24 Aprile 2024

Pensioni part-time, l'ultima idea del governo: ecco come funzioneranno

La misura domani potrebbe essere al varo del Cdm. Il governo è pronto ad approvare anche il canone Rai in bolletta

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan (Ansa)

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan (Ansa)

Milano, 14 ottobre 2015 - Ultimi ritocchi a Palazzo Chigi sulla Legge di stabilità che verrà approvata domani in Consiglio dei Ministri. Il testo è stato limato in serata nella sede del governo, nel corso di un incontro tra il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan e il premier Matteo Renzi. Da fonti del governo emergono le prime cifre e la filosofia di fondo del provvedimento che vale tra i 27 e i 30 miliardi. Una forchetta che dipende dall'accoglimento o meno della richiesta, avanzata a Bruxelles, di utilizzare uno 0.2% di spazio di patto in più per la clausola migranti. La Stabilità sta dentro, dunque, il vincolo del 2.2 (che arriverebbe al 2.4 in caso di accoglimento della clausola migranti). Tra i paesi europei l'Italia è, dunque, tra quelli che rispettano in pieno le regole. La Legge di Stabilità 2016 prosegue nell'opera di taglio delle tasse, avviata lo scorso anno e intensifica la lotta contro la povertà e la tutela delle fasce più deboli della popolazione. La stabilita' prevede la cancellazione totale delle clausole di salvaguardia per il 2016 per 16.8 miliardi di euro. Tradotto significa anche quest'anno zero aumenti di Iva e accise nel 2016 per effetto delle clausole.

Le diverse misure che compongono la Legge di Stabilità possono essere, dunque, raccolte in 4 diverse aree: Italia forte (tra le misure - via la tassa sulla prima casa, l'Imu agricola e la tassa sugli imbullonati; super-ammortamenti per gli investimenti delle imprese al 140%; riduzione delle tasse per le imprese; liberta' per i comuni di spendere l'avanzo di amministrazione e soldi in cassa per lavori conclusi); Italia semplice (tra le misure - innalzamento a 3000 euro della soglia del contante; contrasto all'evasione sul canone Rai, pagare meno pagare tutti; lotta all'evasione con la fatturazione elettronica e gli strumenti telematici; Partite Iva; facilitazioni e garanzie per il lavoro autonomo); Italia giusta (tra le misure - lotta alla povertà infantile; servizio civile; il Dopo di noi, ossia tutele e garanzie per la disabilita'; innalzamento no tax area per i pensionati); Italia orgogliosa (500 docenti universitari in tutta Italia legati al merito; leva di archeologi e giovani diplomatici; Piano straordinario per la ricerca, con 1000 nuovi ricercatori). Tra le voci di spending, oltre al previsto taglio alle partecipate alla legge sulla P.A. (da 8mila a mille), una sforbiciata al numero dei super-dirigenti; il taglio del 10% ulteriore agli uffici di diretta collaborazione dei ministeri; l'applicazione dei costi standard come regola generale della pubblica amministrazione.

FOCUSPENSIONI PART-TIME: COME FUNZIONA - E' questa l'ultima idea del governo per dare flessibilità all'uscita dal mondo del lavoro. Il provvedimento, ancora al vaglio dei tecnici, riguarderebbe tutti i lavoratori che dal 2016 al 2018 maturano i requisiti per la pensione in base alla Legge Fornero. Sarebbe un segnale, soprattutto ai sindacati, della volontà del governo di trattare lo spinoso tema della flessibilità in uscita. Tema che, come ha detto Renzi ieri, sarà approfondito solo nei prossimi mesi. Raggiunti i requisiti, il lavoratore si troverebbe di fronte una scelta. Potrebbe optare per il lavoro part-time al 60%-40% e, in questo caso, il datore di lavoro verserebbe in busta paga i contributi netti che avrebbe corrisposto all'Inps. Con questa soluzione, il lavoratore non vede intaccata la sua pensione. La soluzione riguarderebbe solo i lavoratori a partire dai 63 anni e 7 mesi che potrebbero così usufruire, di fatto, di una finestra di 3 anni. Un modo per attenuare la legge Fornero, insomma. E di permettere alle aziende di ringiovanire, gradualmente, il parco occupati. Il costo per lo Stato, si apprende da fonti di governo, si aggirerebbe sui 100 milioni l'anno. L'amministrazione centrale dovrebbe ovviamente corrispondere i contributi figurativi. La misura sulle pensioni part-time si andrebbero ad aggiungere al prolungamento dell'opzione donna. In totale, la dote per coprire i provvedimenti sarebbe di 2,5 miliardi in tre anni. Con la manovra arriverà pure la settima salvaguardia per gli esodati, anche se potrebbe non 'coprirè tutta la platea stimata.

I SINDACATI - Indiscrezioni a parte, continua il pressing dei sindacati sulla flessibilità in uscita. "Se il tema della previdenza non sarà nella legge di Stabilità non ci fermeremo, continueremo a parlare e manifestare - dice Susanna Camusso della Cgil -. Non ci rassegniamo perché non abbiamo avuto la risposta giusta la prima volta". E aggiunge: "Bisogna iniziare a dire a ragazzi e ragazze, che questo tema parla a loro, perché se il sistema non si corregge ora, resteranno fuori dai cancelli". In campo anche la Cisl che chiede già nella Stabilità una misura che reintroduca "la flessibilità nell'accesso al pensionamento per la generalità dei lavoratori, nell'interesse del mondo del lavoro, delle imprese e del Paese". 

FINANZIAMENTO AI PARTITI, SENATO APPROVA - Intanto l'aula del Senato ha approvato in via definitiva la pdl Boccadutri che sblocca il finanziamento pubblico ai partiti per gli anni 2013 e 2014. I si' sono stati 148, i no 44 e 17 gli astenuti. Quasi tutti i gruppi hanno votato a favore; Sel si e' astenuta, così anche i senatori del 'Misto- L'altra Europa con Tsipras; il senatore Ap Andrea Augello si e' astenuto in dissenso dal suo gruppo per quello che ha definito un "pasticcio". L'astensione al Senato vale come voto contrario. Il senatore Maurizio Romani (Misto, ex M5S) ha votato a favore. M5S ha votato contro mentre il senatore 5 stelle Vito Crimi non ha partecipato al voto con questa motivazione: "Io a questo banchetto dove vi spartite i soldi, non voglio partecipare. Il mio non voto l'ho deciso dopo aver sentito Del Barba (Pd) che è stato un'offesa ai 19 milioni di poveri"; anche Maria Mussini (Misto, ex M5S) ha votato contro.

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