Giovedì 25 Aprile 2024

Pensioni il 10 del mese, è rivolta consumatori: danni alle famiglie

"Gli anziani aiutano i più giovani". Ira dei sindacati. E l'Inps frena di Matteo Palo

Inps

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ROMA, 22 OTTOBRE 2014 -  UN ACCANIMENTO nei confronti degli anziani. Una misura che punta a recuperare qualcosa, raccattando un po' di interessi, ma che colpisce una categoria già stremata dalla crisi. È questa l'opinione delle associazioni di consumatori e dei segretari generali dei tre principali sindacati di pensionati quando si parla della norma della legge di Stabilità che sposta di dieci giorni il termine per il pagamento delle pensioni. Adusbef, Federconsumatori, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp attaccano a testa bassa la modifica e chiedono al governo di invertire la rotta. La manovra prevede di portare dal primo al dieci del mese il pagamento delle pensioni, a partire dal 2015. Ufficialmente, si tratta di una regola di semplificazione. In realtà, sostiene qualcuno, è un modo per recuperare qualche giorno di interessi: in totale, si potrebbero risparmiare fino a venti milioni all'anno. «Il governo spiegano i tre segretari Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima in una nota congiunta non ha previsto per loro alcun tipo di aiuto ma ha pensato come complicargli ulteriormente la vita. È inaccettabile».

I sindacati già delusi che nella manovra non sia comparso il bonus da 80 euro anche per i pensionati hanno già fissato una giornata di mobilitazione il 5 novembre con iniziative a Roma, Milano e Palermo. Anche le associazioni di consumatori sono sulla stessa linea. In un'altra nota i presidenti di Adusbef e Fedeconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti esprimono la loro posizione, definendo la novità «una misura ingiusta e inaccettabile, che si configura come un vero e proprio sopruso nei confronti dei pensionati, che sono stati tra le fasce più colpite dalla crisi economica». «Il danno affermano rischia di estendersi all'intera economia, provocando gravi danni alle famiglie. La mancanza di lavoro di figli e nipoti, infatti, ricade, spesso, sulle spalle di nonni e anziani zii». Secondo i consumatori, «la vera operazione chiave per creare benefici al sistema economico e alle condizioni delle famiglie non è ritardare i pagamenti delle pensioni, bensì avviare un serio, responsabile, concreto ed immediato piano straordinario per il lavoro». E mentre il malcontento si allargava, fonti Inps hanno tentato di rassicurare spiegando che l'Istituto sarebbe pronto ad attuare la misura con gradualità.

di Matteo Palo