Mercoledì 24 Aprile 2024

Vacanze estive, i consigli del pediatra

Dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) le regole per un giusto compromesso tra compiti e tempo libero

Bambini, vacanze scolastiche, estate (Olycom)

Bambini, vacanze scolastiche, estate (Olycom)

Roma, 22 giugno 2016 – Per un bambino libero dagli impegni scolastici, il periodo delle vacanze estive ha un solo nemico da prevenire: la noia. Gite, viaggi con i genitori, soggiorni nei centri estivi, le occasioni per divertirsi non mancano. Piercarlo Salari, pediatra a Milano, guida il Gruppo di lavoro per il sostegno alla genitorialità della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale. Dei genitori dice che non devono avere sensi di colpa se iscrivono i loro figli ai college estivi, o presso altre organizzazioni, a patto che ai bambini d'estate sia offerta una maggiore elasticità di orari rispetto al periodo invernale.

La vita all’aria aperta è fondamentale – aggiunge Leo Venturelli, Pediatra di Famiglia di Bergamo, referente per l'Educazione sanitaria e la comunicazione della Sipps - è bene incoraggiare il bambino a svolgere più attività, e dare spazio alla fantasia. Per evitare che i piccoli vengano travolti dai troppi impegni, un riposino pomeridiano è salutare. Un pomeriggio in pineta, ad esempio, può essere una valida alternativa al mare. L’estate deve infatti essere caratterizzata da momenti di relax.

E lo sport? Risponde Giuseppe Di Mauro, Presidente Sipps: lo sport deve essere proporzionato alle capacità del singolo bambino, evitando gli eccessi. Per i più timidi possono essere indicate attività di squadra che implicano un ruolo, come la pallavolo o la pallacanestro; per quelli più intraprendenti gare in cui però l’agonismo deve essere sempre subordinato alla lealtà e al rispetto di regole e valori; per quelli con uno spirito analitico e riflessivo il tiro con l’arco può essere un buon compromesso tra coordinamento muscolare e affinamento della concentrazione, mentre per i più estroversi e fantasiosi si possono ipotizzare ritrovi per fare musica o recite improvvisate. E come fare con le tecnologie moderne? Basta concordare semplici regole, come spegnere cellulare e tv a tavola, promuovere le relazioni personali piuttosto che le chat.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale