Giovedì 16 Maggio 2024

Messa di Natale di Papa Francesco: "Basta indifferenza"

Il Pontefice inaugura le celebrazioni natalizie nell'anno del Giubileo. "Serve un senso di giustizia"

Papa Francesco celebra la messa di Natale (AFP)

Papa Francesco celebra la messa di Natale (AFP)

Roma, 24 dicembre 2015 - "In una società spesso ebbra di consumo e di piacere, di abbondanza e lusso, di apparenza e narcisismo", celebrare la nascita di Gesù Bambino "ci chiama a un comportamento sobrio, cioè semplice, equilibrato, lineare, capace di cogliere e vivere l'essenziale". E' l'invito che Papa Francesco ha rivolto ai fedeli presenti questa sera nella basilica di San Pietro durante la messa della notte di Natale.  "Questo Bambino - ha detto il Papa - ci insegna che cosa è veramente essenziale nella nostra vita". Gesù, ha ricordato Bergoglio, "nasce nella povertà del mondo, perché per Lui e la sua famiglia non c'è posto in albergo. Trova riparo e sostegno in una stalla ed è deposto in una mangiatoia per animali". Eppure, ha osservato il Pontefice, "da questo nulla, emerge la luce della gloria di Dio.

"SERVE SENSO DI GIUSTIZIA" - "Viviamo - ha proseguito il Papa -  in un mondo che troppe volte è duro con il peccatore e molle con il peccato". Già in occasione del Giubileo Bergoglio aveva chiesto ai governi, nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, di "fermare la pena di morte e di considerare la possibilità di un'amnistia", ricordando nella lettera dello scorso settembre "che è tradizione nei Giubilei". E nella Notte Santa ha affermato: "c'è bisogno di coltivare un forte senso della giustizia, del ricercare e mettere in pratica la volontà di Dio".

Con la nascita del "Figlio di Dio tutto cambia. Il Salvatore del mondo viene a farsi partecipe della nostra natura umana, non siamo più soli e abbandonati", ha affermato Papa Francesco nell'omelia della messa di Natale. Tra i concelebranti c'erano anche il segretario di Stato Pietro Parolin e il predecessore Tarcisio Bertone, nelle prime file avevano preso posto 100 ambasciatori di paesi che hanno rapporti diplomatici con la Santa Sede. "Quando sentiamo parlare della nascita di Cristo, restiamo in silenzio e lasciamo - ha osservato il Papa - che sia quel Bambino a parlare; imprimiamo nel nostro cuore le sue parole senza distogliere lo sguardo dal suo volto". Se lo prendiamo tra le nostre braccia e ci lasciamo abbracciare da Lui, ci portera' - ha assicurato - la pace del cuore che non avrà mai fine". Secondo Bergoglio, "il messaggio contenuto nel mistero di questa notte viene veramente da Dio" e dunque "non c'e' posto per il dubbio; lasciamolo agli scettici che per interrogare solo la ragione non trovano mai la verità. Non c'è spazio per l'indifferenza, che domina nel cuore di chi non riesce a voler bene, perché ha paura di perdere qualcosa. Viene scacciata ogni tristezza, perché il bambino Gesù è il vero consolatore del cuore"La Vergine - ha ricordato il Papa - ci offre il suo Figlio come principio di vita nuova. La luce vera viene a rischiarare la nostra esistenza, spesso rinchiusa nell'ombra del peccato. Oggi scopriamo nuovamente chi siamo!".

LE CELEBRAZIONI NATALIZIE - La messa celebrata stasera ha aperto il fitto ciclo di celebrazioni natalizie, quest'anno rese ancora più intense dalla coincidenza con gli eventi giubilari. Domani, nella solennità del Natale, il Papa pronuncerà alle 12.00, dalla loggia centrale di San Pietro, il tradizionale messaggio natalizio e la benedizione "Urbi et Orbi". Sabato 26, festa di Santo Stefano, è in programma l'Angelus alle 12.00, mentre domenica 27 Francesco celebrerà la messa nella basilica vaticana alle 10.00 in occasione del Giubileo delle Famiglie, seguita ancora dall'Angelus a mezzogiorno. Si passa poi a giovedì 31 dicembre, quando alle 17.00 nella basilica vaticana il papa celebrerà i Primi Vespri della solennità di Maria Santissima Madre di Dio, con l'esposizione del Santissimo Sacramento e il tradizionale "Te Deum" a conclusione dell'anno civile. Venerdì 1 gennaio, alle 10.00 nella basilica di San Pietro, il Pontefice celebrerà la messa in occasione della 49esima Giornata Mondiale della Pace, sul tema "vinci l'indifferenza e conquista la pace". Nel pomeriggio, alle 17.00, sarà invece nella basilica di Santa Maria Maggiore per la messa con il rito di apertura della Porta Santa, la quinta aperta personalmente da Bergoglio in questo inizio del Giubileo, dopo quelle di Bangui, in Centrafrica, di San Pietro, di San Giovanni in Laterano e dell'Ostello della Caritas alla Stazione Termini. Mercoledì 6 gennaio, alle 10.00 nella basilica vaticana, Francesco celebrerà la messa nella solennità dell'Epifania. Chiuderà il ciclo natalizio la messa che domenica 10 gennaio, festa del Battesimo di Gesù, il Papa celebrerà come da tradizione nella Cappella Sistina e nella quale amministrerà il battesimo di alcuni bambini.