Mercoledì 24 Aprile 2024

Papa Francesco: "Le famiglie numerose non creano povertà"

Bergoglio torna sulle frasi dette in aereo di ritorno dal viaggio apostolico in Sri Lanka e Filippine

Papa Francesco tra i fedeli (Ansa)

Papa Francesco tra i fedeli (Ansa)

Città del Vaticano, 21 gennaio 2015 - "Le famiglie sane sono essenziali alla vita della società". Papa Francesco torna su un argomento a lui caro che aveva già trattato recentemente nella conferenza stampa sull'aereo che dall'Asia lo ha riportato lunedì scorso a Roma.

All'Udienza Generale ripercorre il suo viaggio apostolico in Sri Lanka e Filippine, tappa quest'ultima voluta fortemente per essere al fianco delle vittime del tifone Jolanda, e ricorda come i momenti salienti siano stati gli incontri cone le famiglie e i giovani. "Dà consolazione e speranza vedere tante famiglie numerose che accolgono i figli come un vero dono di Dio", afferma.

Poi sottolinea: "Ho sentito dire che le famiglie con molti figli sono tra le cause della povertà. Mi pare un'opinione semplicistica. La causa principale della povertà è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro". "Un sistema economico - aggiunge il Pontefice a braccio - che esclude sempre i bambini, i poveri, gli anziani e i senza lavoro e che crea la cultura dello scarto che viviamo. Siamo abituati a vedere persone scartate. Questo è il motivo principale della povertà, non le famiglie numerose".

Occorre quindi proteggere le famiglie, "che affrontano diverse minacce" affinche' "possano testimoniare la bellezza della famiglia nel progetto di Dio". Ma occorre anche "difenderle dalle nuove colonizzazioni ideologiche, che attentano alla sua identita' e alla sua missione". Non sono mancate parole di gioia per i giovani incontrati in Asia: "Ho voluto offrire a essi il mio incoraggiamento per i loro sforzi nel contribuire al rinnovamento della società, specialmente attraverso il servizio ai poveri e la tutela dell'ambiente naturale". Infine un monito: "La cura dei poveri e' un elemento essenziale della nostra vita e testimonianza cristiana; comporta il rifiuto di ogni forma di corruzione che ruba ai poveri e richiede una cultura di onesta'".

Alla fine dell'Udienza, Francesco lancia un appello per la pace in Niger, dove "vi sono state manifestazioni di brutalità ai cristiani, ai bambini, alle Chiese" e ribadisce: "Non si può fare la guerra in nome di Dio".