Mercoledì 24 Aprile 2024

Napolitano: "Crisi grave, basta conservatorismi. L'Italia si deve rinnovare"

Il presidente della Repubblica alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico

il presidente Giorgio Napolitano (foto Ap)

il presidente Giorgio Napolitano (foto Ap)

Roma, 22 settembre 2014 - "Oggi non solo l'Italia, ma tutta l'Europa sono alle prese con una profonda crisi" e deve essere chiaro per tutti che per uscirne "ci si deve non già chiudere nei vecchi recinti nazionali, e sbraitare contro la Ue, ma stringerci in uno sforzo comune". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto il suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico, spiegando che si può uscire da questa situazione "solo con politiche nuove e coraggiose per la crescita e l'occupazione".

La crisi - ha proseguito il Capo dello Stato - ci deve spingere "a rinnovarci, a metterci al passo con i tempi e con le sfide della competizione mondiale: specialmente in Italia dobbiamo rinnovare decisamente le nostre Istituzioni e i nostri comportamenti collettivi". Napolitano ha quindi lanciato un monito: "Non possiamo più restare prigionieri di conservatorismi, corporativismi e ingiustizie"

"Non c'è nulla di più gratificante e importante del dedicarsi a rendere migliore la nostra scuola, più libere e capaci di esprimersi, rafforzarsi, realizzarsi le vostre energie, la vostra intelligenza, la vostra creatività - ha quindi aggiunto rivolgendo un saluto ai circa tremila studenti presenti alla manifestazione, a cui era presente anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini-. Ne ha bisogno acuto l'Italia per uscire dalle secche di una crisi drammatica". Napolitano ha ricordato il piano del governo 'la buona scuola' e la consultazione sui suoi dodici punti di orientamento e di azione: "Auspico anch'io - ha sottolineato ancora - che a quella e vera e propria mobilitazione di esperienze e di idee partecipi il più gran numero di voci rappresentative del mondo della scuola e dell'intera società italiana".

"Cari insegnanti, confidiamo in voi, nel vostro apporto, nel vostro spirito di sacrificio. E confidiamo nella chiarificazione e concretizzazione degli impegni annunciati dal governo per il superamento di situazioni ormai insostenibili, che le politiche del passato non hanno mai risolto", ha concluso Napolitano.