Il contatto Rossi-Marquez a Sepang (Ansa)
Roma, 2 novembre 2015 - La Honda difende Marc Marquez: Valentino Rossi avrebbe dato "un calcio" al pilota spagnolo. La querelle del momento, in poche parole, si arricchisce di un nuovo capitolo. Il tutto a pochissima distanza dell'incontro-scontro tra lo stesso Marquez e 'Le Iene', vicenda che sembra porterà a reciproche denunce.
LA NOTA HONDA - La Honda Hrc, il team per cui corre lo spagnolo, attraverso le parole del vicepresidente esecutivo Shehei Nakamoto ha evidenziato come i dati raccolti sulla moto del proprio pilota confermino la tesi secondo cui il 'Dottore' avrebbe dato un calcio a Marquez. "Sebbene Marc stesse cercando di tirare su la moto per evitare il contatto con Valentino, la sua leva del freno anteriore improvvisamente ha ricevuto un impatto che ha bloccato la gomma anteriore, che è il motivo della caduta - fa sapere la Hrc in una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale - Noi crediamo che questa pressione sia il risultato del calcio dato da Rossi. L'acquisizione dei dati dalla moto di Marc è a disposizione se qualcuno della Dorne, della Fim o i media vogliano controllare". Nakamoto ha poi spiegato che la casa giapponese ritenga "sia molto importante parlare di fatti, non di ipotesi. Un fatto è un fatto e c'è una sola interpretazione, le ipotesi possono essere viste in diversi modi, a seconda dalla parte in cui stai - ha proseguito il vicepresidente della Honda Hrc - i fatti che si sono verificati sono i seguenti: Marquez ha vinto il Gran Premio d'Australia, superando Jorge Lorenzo nell'ultimo giro, e quindi togliendoli 5 punti in classifica. Giovedì in conferenza stampa prima del Gran Premio di Malesia Valentino Rossi ha accusato Marc di aver corso contro di lui a Phillip Island per aiutare Lorenzo. Nel Gp di Malesia, Rossi ha intenzionalmente spinto Marc fuori traiettoria causandogli un incidente. La Direzione Gara gli ha dato una penalità per questa azione, confermata dalla Fim". Secondo Nakamoto "questi sono gli unici fatti su cui possiamo commentare, parlare di ipotesi non farebbe che aumentare il clima negativo che stiamo affrontando in questo momento, ma non cambierà la realtà di ciò che è successo".
A proposito delle parole di Marquez che ha affermato di non aver provato a rallentare Rossi a Sepang, il vicepresidente della Honda Hrc ha ammesso che "conosco bene Marc, è un bravo ragazzo, con forti e onesti valori - ha spiegato - Stava solo cercando di difendere la sua posizione, come qualsiasi pilota avrebbe fatto, e noi gli crediamo al 100%". In merito alla posizione adottata dalla Direzione Gara, che ha stabilito che Rossi dovrà partire dall'ultima posizione nell'ultima gara a Valencia, Nakamoto si è limitato a dire che "rispettiamo la decisione della Direzione Gara e non vogliamo giudicare se la penalità fosse giusta o sbagliata - conclude - Tuttavia crediamo vi fossero prove sufficienti per consentire di prendere una decisione durante la gara, senza attendere la fine. Il ricorso di Rossi al Tas? E' nei suoi diritti, rispetteremo la decisione del Tas".