Giovedì 16 Maggio 2024

Smog alle stelle, allarmi e targhe alterne. Previsioni meteo: nessuna svolta

Mancanza di pioggia e vento: l'inquinamento ristagna e l'aria nelle città è sempre più irrespirabile. L'inverno arriverà (forse) dopo Natale. FOCUS Pechino, i 5 perché dell'aria irrespirabile

Smog a Milano (Newpresse)

Smog a Milano (Newpresse)

Roma, 18 dicembre 2015 - Non piove, non c'è vento e mezza Italia soffoca. Nebbie e traffico stanno rendendo l'aria sempre più irrespirabile in molte città, facendo tornare al centro dell'attenzione il problema dello smog. Quest'anno il Natale sarà mite: per un po' di freddo vero, per la neve, forse si dovrà aspettare gennaio. Le previsioni meteo ancora sono incerte, ma una cosa sicura c'è: si aggraverà ulteriormente il problema della siccità (il livello del Po è più basso di quasi due metri rispetto all'anno scorso) e resterà parecchio scadente la qualità dell'aria che respiriamo, a causa dell'accumulo di sostanze inquinanti, accumulo che in diversi casi ha superato i limiti stabiliti dalla legge. Esempio emblematico è Milano, che da oltre tre settimane è nella morsa dello smog.

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Nel dettaglio: il meteo. Almeno fino a Natale l'alta pressione occuperà ancora ampi settori dell'Europa meridionale proteggendo anche la nostra Penisola dall'arrivo di piovose perturbazioni atlantiche e gelide correnti polari. Come annunciato quindi anche nei prossimi giorni l'inverno non riuscirà ad imporsi e il tempo rimarrà in generale asciutto e mite. Le giornate trascorreranno tra sole e nuvole, ma in generale senza precipitazioni. Un tempo monotono, corredato dal fastidio di possibili nebbie nelle ore notturne e del primo mattino. Le ipotesi più accreditate delineano uno scenario con poche variazioni anche nell'ultima parte dell'anno. Domani prevarranno le nuvole in Val Padana, tra est Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, in Liguria e Toscana. Rischio di nebbie mattutine in Veneto e nelle valli interne del Lazio. Temporanei annuvolamenti in Puglia e sul basso Tirreno, specie nella seconda parte della giornata. Cielo poco nuvoloso nel resto dell'Italia. La notte successiva potrà essere nebbiosa in buona parte delle pianure della Lombardia e del Nordest.

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In sintesi, manca l'inverno. "Una anomalia - spiega il direttore del Consorzio Lamma-Cnr, Bernardo Gozzini - che dipende da un eccezionale vortice polare, molto forte e persistente. Questo trattiene l'aria fredda, non permettendone la discesa verso Atlantico, Scandinavia, Siberia". Una situazione che interessa tutta l'Europa. Quest'anno "sta mancando una stagione", quella autunnale, ricorda Gozzini. Da settembre a novembre (che è in genere il mese più piovoso dell'anno) cade la maggior quantità di acqua sul nostro territorio. Finiremo l'anno con un deficit pluviometrico, cioè di acqua, che dovrà essere recuperato in molte regioni. Si spera nell'altra stagione piovosa, che in Italia è la primavera, affinché le falde acquifere possano recuperare. Altrimenti sarà un problema per l'agricoltura".

Inquinamento e provvedimenti. Lo smog grava su Milano, ma anche sulla pianura Padana e su Roma. I provvedimenti delle amministrazioni rigardano, tra l'altro, blocco del traffico o targhe alterne, biglietti dei bus gratis o a prezzo ridotto. Ma "sono misure che servono ad abbassare la febbre, non curano il male", osserva il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. Si prevede che lo smog nelle pianure del Nord rimarrà elevato anche nel corso dei prossimi giorni. Secondo gli ultimi dati dell'Arpa, nella giornata di mercoledì, 16 dicembre, il PM10 a Milano ha raggiunto 98 µg/m3 e Padova addirittura 122 µg/m3. I dati sulla qualità dell'aria diffusi quotidianamente dalle Arpa regionali sono allarmanti. La coltre di smog sta ricoprendo non solo la Pianura Padana, che per la sua conformazione geomorfologica facilita il ristagno delle sostanze inquinanti e uno scarso rimescolamento dell'aria, ma anche diverse zone del Paese sia al Centro che al Sud. Tra le città più inquinate il 15 dicembre, con una qualità dell'aria addirittura molto insalubre e valori di Pm10 in alcuni casi tripli rispetto alla soglia limite, spiccano Napoli, Venezia, Reggio Emilia, ma anche Roma. I dati relativi a mercoledì 16 dicembre nel Lazio sono davvero preoccupanti: il Pm10 ha raggiunto nella provincia di Frosinone il valore impressionante di 181 µg/m3, quasi il quadruplo della soglia limite fissata per legge. Per ciò che riguarda la capitale, il Commissario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca ha firmato l'ordinanza con cui si dispone il traffico a targhe alterne anche per venerdì 18 dicembre: non potranno circolare auto e moto con l'ultima cifra della targa pari dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Il valore limite giornaliero di Pm10 per la salvaguardia della salute umana di 50 µg/m3 per legge non deve essere superato per più di 35 volte/anno, come previsto dalla normativa vigente.

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