Lunedì 13 Maggio 2024

MERTENS FORMATO CHAMPIONS

Paolo Franci Napoli DOVEVA essere una discesa in scioltezza. Avversario retrocesso, match in casa, stimoli in chiave europea da vendere. Il Napoli però, con i suoi fragili equilibri si complica la vita con il Cesena, va sotto, rimonta e vince. Missione compiuta dunque, Lazio a -3 e centottanta minuti, i prossimi, da non sbagliare. Un salto triplo per arrivare secondo e direttamente in Champions. Il balzo più facile per il Napoli, il primo, doveva essere contro il Cesena. Poi la Juve sabato prossimo, tre giorni dopo la finale di Coppa Italia dei bianconeri, chiaramente con la testa al Barcellona. E all'ultima giornata, lo scontro diretto con la Lazio, sperando che la Roma vinca il derby, considerando che all'ultima giornata i giallorossi avranno il Palermo in casa. Potrebbero bastare anche sette punti per superare la Lazio. De Laurentiis (contestato ieri al San Paolo) ha tenuto a rapporto la squadra e il messaggio è scontato: «Voglio la Champions diretta», che si traduce in un introito di circa 50 milioni. Nel mezzo però, c'è un Napoli mai guarito, nell'era Benitez (in tribuna per squalifica), dal mal di concentrazione e a volte incapace di coniugare equilibrio e continuità. Ha sprecato tante, troppe occasioni per cali di tensione improvvisi, inspiegabili. Le sconfitte di Palermo, Torino, Verona, Empoli, i pareggi con Atalanta e Parma, punti preziosi che hanno costretto a una continua rincorsa. E il primo tempo con il Cesena conferma, se ce n'era bisogno, che il male è cronico. Primi minuti in scioltezza, poi il primo blackout, con Defrel che si muove tra le statue, sette giocatori del Napoli, e batte Andujar dopo un quarto d'ora. Il Napoli reagisce subito e poco dopo, nel giro di un minuto, piazza il sorpasso. Con Mertens, che sfrutta il liscio di Volta in area per metterla dentro, eppoi con Gabbiadini che sfrutta slalom e assist perfetto del belga. Gara in discesa? No, perchè ancora Defrel, mollato da solo al limite dell'area, sfrutta l'assist di Volta e fa 2-2. Nella ripresa, Napoli d'assalto e ancora una percussione di Mertens in area, che duetta con Hamsik, riporta i suoi in vantaggio. Gara in discesa? No perchè Brienza in rovesciata chiama Andujar alla paratona, anche se il Napoli ora domina e sfiora più volte il quarto gol.