Sabato 27 Luglio 2024

Convoglio Onu colpito al valico di Rafah: “due morti”. Hamas accusa Israele

Guterres “condanna l’attacco”. Polemica Israele-Vaticano per discorso del premio Nobel per la pace Tawakkol. A Gaza “oltre 35mila morti”, Blinken: “Più civili che terroristi”. Casa Bianca: “Non è un genocidio”. Erdogan: più di mille miliziani palestinesi ricoverati in Turchia

Roma, 13 maggio 2024 – Attaccato un veicolo Onu al valico di Rafah, a sud di Gaza. Il bilancio dell’attacco, confermato dalle Nazioni Unite, è di un dipendente morto e un ferito grave. Hamas invece fa sapere che i morti sono due “stranieri”, invece di uno, e accusa Israele per l’accaduto. Un episodio che potrebbe rischiare di rilanciare le tensioni dopo l'uccisione dei 7 operatori del World Central Kitchen

Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato l’attacco e ha chiesto l’apertura immediata di un'inchiesta "approfondita”. L'indagine preliminare, ha fatto sapere l'esercito, è stata già aperta per accertare le circostanze e “non è chiaro al momento se a sparare siano stati i soldati israeliani”.

Intanto, il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia supera quota 35mila morti.  “Più civili che terroristi”, ha denunciato ieri il segretario di Stato Usa Antony Blinken

Il convoglio Onu colpito al valico di Rafah (X/Twitter)
Il convoglio Onu colpito al valico di Rafah (X/Twitter)

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Le ultime notizie

19:04
Casa Bianca: quello che accade a Gaza non è un genocidio

"Non riteniamo che quello che sta accadendo a Gaza sia un genocidio". Lo ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.

17:46
Hamas accusa Israele: "Due morti nell'attacco a convoglio Onu"

Hamas ha ufficialmente accusato Israele per l'uccisione di due cittadini stranieri che erano a bordo di un veicolo delle Nazioni Unite a Rafah. "Israele - afferma Hamas in una dichiarazione rilanciata dal quotidiano israeliano Haaretz - ha ucciso due cittadini stranieri (un uomo e una donna) che viaggiavano su un veicolo delle Nazioni Unite con bandiera e segni di identificazione delle Nazioni Unite. Israele e Stati Uniti hanno la piena responsabilità per aver danneggiato i team stranieri a Gaza e per i crimini di guerra e i danni intenzionali subiti dai team stranieri".

15:32
Erdogan: più di mille membri di Hamas ricoverati in Turchia 

"Più di 1.000 membri di Hamas" sono ricoverati in ospedali in Turchia per essere curati. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

14:55
Haaretz: Veicolo Onu colpito al valico di Rafah

Report palestinesi hanno riferito di un veicolo dell'Onu colpito da una sparatoria vicino il valico di Rafah a sud di Gaza. Un'indagine preliminare dell'Idf, citata da Haaretz, ha rivelato che una persona è stata uccisa e un'altra gravemente ferita. L'Idf sta accertando le circostanze del fatto e non è chiaro se a sparare siano stati i soldati israeliani.

10:50
Gallant a Blinken: "Continuano le operazioni a Gaza"

In una conversazione telefonica con il segretario di stato Usa Antony Blinken, il ministro della difesa Yoav Gallant ha ribadito "l'impegno di Israele nel continuare ad operare per raggiungere gli obiettivi della guerra: il rilascio dei 132 ostaggi e la distruzione di Hamas". Lo ha fatto sapere l'ufficio di Gallant secondo cui i due hanno "discusso degli sviluppi a Gaza, incluse le operazioni dell'Idf nella Striscia contro il terrorismo e l'azione mirata nell'area di Rafah contro i restanti battaglioni di Hamas e per la sicurezza dei valichi".

10:30
Fonti egiziane: bombe e crolli della notte a Rafah sentiti fino nel Sinai

Fonti dal lato egiziano del valico di Rafah tra Egitto e Striscia di Gaza fanno sapere che il rumore delle esplosioni degli attacchi israeliani sul lato palestinese è stato molto forte stanotte, tanto da essere udito a fino a circa 30 chilometri di distanza all'interno del Sinai. "Il suono è stato incessante fino all'alba, si sentiva anche il rumore delle case che crollavano, poi è tornata la calma, mentre i due valichi di Rafah e Kerem Salem restano chiusi al passaggio di aiuti per la popolazione di Gaza e ai feriti in uscita", hanno riferito testimoni diretti e corrispondenti della stampa egiziana. In mattinata, in una calma irreale dal lato egiziano di Rafah, numerosi camion di aiuti umanitari si sono rimessi in coda davanti al terminal sperando di passare. 

10:14
Idf: lanciati missili dal Libano, quattro soldati feriti

Quattro soldati sono stati feriti nel nord di Israele dal fuoco di missili anticarro teleguidati provenienti dal Libano. Lo hanno affermato militari e funzionari sanitari. L'ospedale Ziv di Safed ha riferito che quattro militari sono stati portati al centro medico dopo essere rimasti feriti nell'attacco vicino al Kibbutz Yiftah. Le Idf (Forze di difesa israeliane) hanno affermato di aver identificato due missili anticarro lanciati nell'area di Yiftah, che hanno provocato il ferimento di quattro soldati. 

09:15
Netanyahu: "O noi Israele, o i mostri di Hamas"

"O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella cerimonia principale per il Giorno dei caduti (Yom HaZikaron) sul Monte Herzl a Gerusalemme. La guerra a Gaza, ha aggiunto, "è una scelta tra la libertà e la prosperità contro la disperazione, l'assassinio, la violenza, lo stupro. Siamo determinati - ha proseguito - a vincere questa battaglia. La nostra Guerra d'indipendenza non è ancora finita. Continua in questi giorni". 

MIDEAST ISRAEL MEMORIAL DAY
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09:10
Hamas: sistema sanitario a Gaza è al collasso

Il sistema sanitario a Gaza è "a poche ore dal collasso" per mancanza di carburante. Lo fa sapere il governo di Hamas. 

08:32
Media: tank e raid a Jabalia, Idf avanza anche dentro Rafah

Secondo notizie di fonte palestinese, citate dai media israeliani, sono in corso ulteriori attacchi da terra, anche con i tank, e dall'aria dell'Idf nella zona di Jabalia a nord di Gaza, dove l'esercito già ieri l'altro ha avviato un'operazione contro Hamas, in particolare verso il campo profughi locale. Le fonti hanno segnalato diversi morti sul campo. Lo stesso, secondo le stesse fonti, sta avvenendo a Rafah, nel sud della Striscia, dove l'Idf continua ad avanzare nella parte orientale della città, in particolare in altri quartieri della stessa area più vicini al centro dopo aver preso un'importante arteria tra le due zone.

08:26
Unrwa: quasi 360mila persone fuggite da Rafah

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) afferma che quasi 360.000 persone sono fuggite da Rafah, a Gaza, da quando Israele ha emesso l'ordine di evacuazione il 6 maggio. ''Non c'è nessun posto dove andare. Non c'è sicurezza senza un cessate il fuoco'', ha affermato l'agenzia in un post su X.

07:33
Netanyahu: "Esiste l'idea di concedere l'esilio ai leader di Hamas"

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha parlato sulla possibilità di mandare in esilio la leadership di Hamas nell'ambito di un accordo a tutto campo sugli ostaggi. "La guerra può finire domani, se Hamas depone le armi, si arrende e restituisce gli ostaggi. L'idea dell'esilio esiste, possiamo sempre discuterne, ma la cosa più importante secondo me è la resa. Se si disarmano, la guerra finirà", ha detto Netanyahu. Nonostante le pressioni dei mediatori, non è stata fissata alcuna data per la ripresa dei contatti per un accordo. In Israele il gabinetto di guerra dovrebbe riunirsi dopo la pausa per il Giorno dell'Indipendenza, forse già mercoledì, per discutere la questione degli ostaggi. 

07:06
Sirene al confine con Gaza, due razzi lanciati nel sud di Israele

Due razzi sono stati lanciati questa mattina dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Lo riferiscono i militari israeliani. Uno è stato sparato contro la comunità di confine di Mefalsim, mentre il secondo a Netiv Ha'asara. Le sirene avevano suonato in entrambe le comunità. Entrambi i razzi hanno colpito aree aperte e non si hanno notizie di feriti o danni. Le sirene di allarme missilistico suonano anche a Netiv Ha'asara e Mefalsim, vicino al confine di Gaza, avvertendo del lancio di razzi in arrivo.

06:55
Al Jazeera: incursione israeliana e scontri nel campo di Jabalia

Le forze israeliane Idf stanno cercando di penetrare nel campo di Jabalia e si verificano violenti scontri con le fazioni palestinesi in questa zona di Gaza. Il corrispondente di Al Jazeera ha riferito che i veicoli israeliani stanno cercando di penetrare nel centro del campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, nel mezzo di scontri con le fazioni palestinesi. Il giornalista ha detto che le forze israeliane hanno aperto il fuoco pesante sui centri di accoglienza nel campo. Le forze israeliane costringono centinaia di palestinesi a lasciare i rifugi nel campo. L'emittente qatariota parla anche di attacchi aerei israeliani sul campo. 

 

06:18
Gallant: "La guerra modellerà la vita degli israeliani per decenni"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato oggi che l'attuale guerra contro i movimenti estremisti palestinesi nella Striscia di Gaza "modellerà le vite degli israeliani per i decenni a venire". "Questa è una guerra che continuerà finché non restituiremo i nostri ostaggi, smantelleremo il dominio di Hamas e le sue capacità militari, e ripristineremo la prosperità e la creazione nello Stato di Israele e il sorriso sui volti dei suoi cittadini", ha detto Gallant, partecipando a una cerimonia per la Giornata della Memoria al Monte Herzl.

05:28
Nyt: Sinwar non si nasconde a Rafah

Secondo un articolo del New York Times, il leader di Hamas, Yahya Sinwar non si nasconderebbe a Rafah, città meridionale della Striscia di Gaza, ma molto probabilmente non avrebbe mai lasciato la rete di tunnel sotto Khan Yunis, nel nord dell'enclave palestinese. Il quotidiano americano cita funzionari americani, che riportano la versione di Israele e delle agenzie di spionaggio americane. La notizia di intelligence, se confermata, potrebbe invalidare le giustificazioni israeliane per la pianificata operazione militare di terra a Rafah, a cui gli Stati uniti si oppongono fermamente

05:10
Blinken ribadisce a Gallant: "Gli Usa sono contrari all'operazione di terra a Rafah"

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha ribadito ieri le sue preoccupazioni per una potenziale offensiva militare israeliana a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, in una telefonata con il ministro della difesa dello Stato ebraico, Yoav Gallant. Blinken "ha riaffermato l'opposizione degli Stati Uniti ad un'importante operazione militare di terra a Rafah", secondo quanto riferito dal dipartimento di Stato. Il capo della diplomazia di Washington ha anche sottolineato l`urgente necessità di proteggere i civili e gli operatori umanitari a Gaza, ha aggiunto il dipartimento Usa.

04:00
Hamas: 35.034 morti a Gaza dall'inizio della guerra

Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso è di almeno 35.034 morti e 78.755 feriti, secondo i dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas. 

Un uomo tra le macerie dopo un bombardamento nel campo di Al Maghazi, nel sud della Striscia di Gaza
Un uomo tra le macerie dopo un bombardamento nel campo di Al Maghazi, nel sud della Striscia di Gaza
02:34
Media arabi: ucciso un membro del Fronte democratico di liberazione della Palestina

Media arabi affermano che un esponente del gruppo paramilitare Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp) è rimasto ucciso in un bombardamento aereo israeliano sulla città di Gaza. La vittima sarebbe Talal Abu Zarifa, membro dell'ufficio politico dell'organizzazione di ispirazione marxista-leninista. 

00:52
Media palestinesi: bombardamento su Rafah, un morto e 3 feriti

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che una persona è morta e altre tre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ha colpito ieri sera la parte meridionale della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Feriti a causa dei raid delle ultime ore vengono segnalati dalla Wafa anche nel campo profughi di Bureij, nel centro dell'enclave palestinese.

22:30
Polemica Israele-Vaticano, l'ambasciata: "Indignati per il discorso antisemita a San Pietro"

"L'Ambasciata d'Israele presso la Santa Sede è indignata e sconvolta dopo aver appreso che l'11 maggio, a conclusione dell'Incontro mondiale sulla fraternità umana svoltosi nell'atrio della Basilica di San Pietro, il luogo è stato contaminato da un flagrante discorso antisemita. In un contesto in cui lo scopo era, presumibilmente, quello di parlare di pace per creare un mondo più umano, è stato consentito che si tenesse un discorso di propaganda pieno di menzogne". È quanto afferma una nota dell'ambasciata di Israele presso la Santa sede in merito al Meeting sulla Fraternità umana, svoltosi ieri in Vaticano. "Parlare di pulizia etnica a Gaza mentre Israele permette quotidianamente che grandi quantità di aiuti umani entrino a Gaza - aggiunge l'ambasciata - è orwelliano. Ci si rammarica, inoltre, che un simile discorso sia stato pronunciato senza che nessuno sentisse il dovere morale di intervenire per fermare questa vergogna. Questo episodio è l'ennesimo segno di quanto l'antisemitismo e il pregiudizio nei confronti degli ebrei siano ancora molto vivi". 

Ambasciata Israele, sconvolti da antisemitismo a evento Vaticano
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