Sabato 4 Maggio 2024

Mattarella: "Data referendum? Surreale come la caccia ai Pokemon"

Alla cerimonia del ventaglio il capo dello Stato parla anche di terrorismo, situazione in Turchia, femminicidi

Il capo dello Stato Setgio Mattarella (Dire)

Il capo dello Stato Setgio Mattarella (Dire)

Roma, 27 luglio 2016 - Tocca molti argomenti d'attualità, il presidente Sergio Mattarella, durante la cerimonia del ventaglio, tradizionale appuntamento con i giornalisti parlamentari. I temi? referendum, terrorismo, situazione in Turchia, violenza contro le donne, ma anche violenza verbale sui social.  E parlando di politica italiana, e in particolare di Referendum costituzionale, il capo dello Stato cita addirittura i Pokemon: "Certi dibattiti su data e spacchettamento del referendum costituzionale sono talmente surreali da sembrare la caccia ai Pokemon - scherza Mattarella liquidando certe pressioni come se fossero opera di Pikachu - La data del referendum non è stabilita per il semplice fatto che non è ancora possibile farlo", chiarisce. Poi, riguardo allo spacchettamento "a fronte di una richiesta, laddove vi fosse stata, solo la Cassazione avrebbe potuto decidere, e rigorosamente non in base a considerazioni politiche". 

IL DONO / Al capo dello Stato un ventaglio d'oro, fatto con i teli per salvare i migranti

Sul terrorismo:  "Quello che dobbiamo impedire è che la paura ci vinca. Non possiamo consentire che il nostro Paese entri nell'età dell'ansia". esorta ricordando "l'enormità del crimine" di padre Jacques Hamel come anche le vittime dei fatti di Dacca, Nizza, Kabul, Istanbul e "la barbara uccisione di Giulio Regeni". "Non vi è soltanto l'assalto feroce del terrorismo", ha detto il capo dello Stato, "questa stagione sembra dare spazio a ogni tipo di violenza, sembra davvero che il demone della violenza si sia nuovamente diffuso in Europa". Certo, "l'allarme più alto è per la violenza che nasce dalla propaganda terroristica di ispirazione islamista", ma "non vi è solo questa violenza, occorre capire da dove scaturiscono tante manifestazioni di violenza" e occorre "la collaborazione attiva delle comunità religiose d'Europa , particolarmente di quelle islamiche".

Ma il presidente parla anche della situazione di Ankara: "Non posso che manifestare sollievo per il fallimento del colpo di stato in Turchia - scandisce - Guardiamo alla Turchia come a un Paese che ha scelto di compiere un impegnativo percorso verso l'Europa. I colpi di stato, oltre a essere un attentato contro la democrazia, mettono al di fuori dalla possibilità di entrare nell'Unione europea. Decisamente al di fuori metterebbero però anche reazioni contrarie allo stato di diritto. Ci auguriamo al più presto un ritorno alla normalità e al ripristino di funzioni essenziali per il funzionamento di ogni democrazia, come quelle della giustizia, dell'insegnamento, della libera stampa". "Vi sono principi di libertà come il rispetto delle persone e dei loro diritti - conclude - che non possono essere mai negati".

"La violenza spesso omicida contro le donne" è "un fenomeno inquietante, che ha assunto, in questi ultimi mesi l'aspetto di una vera escalation", è un altro concetto che Mattarella tiene a sottolineare. "Questi gravissimi delitti sono frutto in molti casi di una distorta e patologica concezione della donna nel suo ruolo nella società. L'allarme sociale deve essere alto a questo riguardo", si tratta "di un'altra forma di violenza che va contrastata ed estirpata". 

Ma c'è anche la violenza sui social: l'attuale clima di incertezza "si riflette anche nel linguaggio della politica, dei media e dei social. Un linguaggio talvolta caratterizzato da toni aspri", è l'allarme di Mattarella contro le asprezze verbali troppo ricorrenti nell'agorà telematica. "Dovremmo stare molto attenti, tutti, a partire da chi ha responsabilità politiche, ad evitare espressioni violente, oltraggiose, aggressive", ha sottolineato, "non e' accettabile insultare ripetutamente un avversario politico, farne bersaglio di una vera e propria campagna di denigrazione o di livore".