Giovedì 2 Maggio 2024

Draghi: "Ci sono forze che tengono giù l'inflazione". Borse ok

Il governatore della Bce: "Non staremo fermi". Nel bollettino mensile Francoforte annuncia eventuali mosse a "inizio marzo" ALLARME UE SULL'ITALIA "Su il deficit, frena la crescita"

Mario Draghi (LaPresse)

Mario Draghi (LaPresse)

Roma, 4 febbraio 2016 -  Una "cospirazione" delle "forze dell'economia globali" per tenere bassa l'inflazione. Sono accuse forti quelle lanciate questa mattina dal governatore della Bce, Mario Draghi,  in una 'lecture' alla Bundesbank a Francoforte. Anche se, dopo il clamore suscitato dalle sue affermazioni, in ambienti Bce filtra che il termine usato dal governatore ("conspire") fosse inteso come "concorrono" e non "cospirano". Quindi il tono complottistico delle parole di Draghi sarebbe frutto della traduzione italiana. 

DRAGHI ALL'ATTACCO - Il governatore prima sottolinea come l'inflazione, principale indicatore nel mirino dell'Eurotower, sia sotto le attese. Poi spiega il perché di queste pressioni al ribasso. "Ci sono forze nell'economia globale di oggi che cospirano (o concorrono) per tenere bassa l'inflazione", dice senza mezzi termini. E "queste forze potrebbero far si che l'inflazione ritorni più lentamente verso il nostro obiettivo. Ma non vi è alcuna ragione per cui esse dovrebbero portare ad una inflazione più bassa in modo permanente". Anche perché "se non 'ci arrendiamo' all'inflazione bassa - e sicuramente non lo facciamo - a conti fatti ritornerà a livelli in linea con il nostro obiettivo". "Adottare, invece, un orientamento di 'wait-and-see' (aspetta e guarda) e ampliare l'orizzonte temporale delle nostre politiche comporta dei rischi, e cioè attese d'inflazione non ancorate in modo duraturo e, di conseguenza, tassi di inflazione sempre più bassi".  Quindi la minaccia: "Se dovesse succedere - ha sottolineato Draghi - avremmo bisogno di politiche monetarie molto più accomodanti per invertire questo processo. Da questo punto di vista, i rischi di agire troppo tardi sono superiori a quelli di agire troppo presto". Il 'non arrendersi', e quindi agire, predicato da Draghi si può tradurre nel bollettino della Bce che spiega come il consiglio direttivo di Francoforte dovrà "rivedere ed eventualmente riconsiderare l'orientamento della politica monetaria agli inizi di marzo quando saranno disponibili le nuove proiezioni macroeconomiche degli esperti dell'Eurosistema relative anche al 2018". Il bollettino parla anche di crescita "globale modesta e disomogenea" e annuncia tassi "ai livelli attuali o inferiori" ancora a lungo.

MERCATI - Nonostante le parole di Draghi sul "non arrendersi" e l'essere attivi, i mercati non sembrano scaldarsi con il bollettino della Bce. Milano, dopo l'ennesimo tracollo di ieri e un avvio in forte rialzo (+1,85%), a metà mattinata oscilla poco sopra la parità, poi vira in negativo intorno alle 14, quindi inverte la rotta nel pomeriggio e chiude in rialzo. l'Ftse Mib guadagna l'1,23% a 17.626,04 punti. Parigi termina in parità (+0,04%), rosso per Francoforte (-0,44%), mentre Londra sale dell'1,06%.

BORSE IN TEMPO REALE 

GARANZIA DEPOSITI - Draghi torna anche su quell'unione bancaria sui cui si sta lavorando da anni e che sarebbe essenziale per dare credibilità e autorevolezza al sistema. Nell'Eurozona "manca ancora un accordo sul terzo pilastro dell'Unione bancaria - dice il governatore della Bce -, la garanzia sui depositi, che è un elemento fondamentale per una vera moneta unica". Draghi accoglie con favore la proposta della Commissione per creare uno "schema di garanzia europea dei deposit". Una proposta che, secondo il governatore, "definisce l'obiettivo ambizioso di creare un vero sistema europeo di tutela dei correntisti" e "offre una serie di garanzie contro l'azzardo morale in modo che la condivisione dei rischi non diventi una distribuzione dei rischi".

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