Sabato 27 Aprile 2024

The Founder, 9 cose da sapere del film sui McDonald

La storia vera di Ray Kroc, la sceneggiatura nata da una canzone di Mark Knopfler e l'interpretazione notevole di Michael Keaton: ecco tutte le informazioni su 'The Founder'

Michael Keaton in una scena del film – Foto: Faliro House Productions

Michael Keaton in una scena del film – Foto: Faliro House Productions

La storia di McDonald's sbarca sugli schermi italiani giovedì 12 gennaio. Ecco un po' di informazioni, per farsi un'idea di quel che ci aspetta. COS'È È film biografico che racconta come è nato uno dei franchise più celebri al mondo, autentico simbolo del cosiddetto sogno americano, ma anche del capitalismo più feroce. LA TRAMA Nel 1952 il commesso viaggiatore Ray Kroc ha ormai percorso migliaia di chilometri a bordo della sua automobile, fermandosi a mangiare quasi in ogni fast food degli Stati Uniti. Ad attirare la sua attenzione è però uno in particolare, situato in California, a San Bernardino: qui i fratelli Dick e Mac McDonald hanno messo a punto una gestione di tipo industriale della cucina, che consente al loro chiosco di hamburger di servire i clienti in modo rapidissimo. Kroc intuisce che la velocità è la chiave del successo e coinvolge i fratelli in un ambiziosissimo progetto di franchise: mentre pone le basi del futuro impero, si muove anche per sottrarre i McDonald's ai suoi inventori, tagliandoli fuori da ogni guadagno futuro. IL TRAILER IL CAST Giganteggia Michael Keaton, che da quando ha recitato in 'Birdman' (2014) ha ritrovato una forma artistica smagliante e conferisce al suo personaggio un enorme magnetismo cinematografico. Accanto a Keaton troviamo Laura Dern (la moglie di Kroc) e gli interpreti dei fratelli McDonald, cioè Nick Offerman e John Carroll Lynch: il primo lavora spesso come doppiatore e produttore ed è il protagonista della serie TV 'Parks and Recreation', il secondo ha dato volto a numerosi ruoli secondari in film come 'Gran Torino', 'Zodiac' e 'Shutter Island'. GLI AUTORI La sceneggiatura di 'The Founder' è farina del sacco di Robert D. Siegel, famoso soprattutto per aver scritto il film drammatico 'The Wrestler' e il film d'animazione 'Turbo'. Dietro la cinepresa troviamo invece John Lee Hancock, che è abbonato alle storie tratte da vicende realmente accadute: ha infatti girato 'Saving Mr. Banks' (ispirato a Walt Disney), 'The Blind Side' (storia vera di un disadattato che diventa una stella della NFL) e 'Alamo - Gli ultimi eroi' (che racconta la difesa di Fort Alamo contro l'esercito messicano nel corso della Rivoluzione Texana). MARK KNOPFLER Il primo germe di quello che sarebbe diventato 'The Founder' si trova nella canzone 'Boom, Like That', contenuta in 'Shangri-La' (2004), quarto album solista di Mark Knopfler, ex leader dei Dire Straits. Il brano, una riflessione sul personaggi di Ray Kroc, colpisce il produttore Don Handfield, che da quel momento si interessa alla figura del fondatore di McDonald's e inizia a mettere le basi della futura pellicola. Ecco il singolo: L'ANIMA SCURA DEL SOGNO AMERICANO Lo sceneggiatore Robert D. Siegel descrive 'The Founder' come una vicenda che ha molte cose in comune con 'The Social Network' (2010) e 'Il petroliere' (2007). Cioè due film che raccontano storie di uomini di successo senza però nasconderne i lati oscuri e così facendo gettando alcune ombre sul cosiddetto sogno americano. POTEVA ESSERCI TOM HANKS Tom Hanks ha rinunciato al ruolo di Ray Kroc, spalancando così la strada a Michael Keaton. Una cosa simile, ma a parti invertite, è accaduta con il film 'Philadelphia' (1993), quando fu Keaton a tirarsi indietro consentendo così l'arrivo di Hanks – il quale vinse l'Oscar come migliore attore protagonista proprio grazie a questa parte. IL PARERE DI CHI L'HA VISTO Pubblico e critica hanno apprezzato 'The Founder', pur senza eccedere negli entusiasmi. Tutti concordano nel riconoscere a Michael Keaton di aver fatto un lavoro notevolissimo. Le voci più critiche stigmatizzano il fatto che sceneggiatore e regista spingono il desiderio di essere neutrali fino oltre il confine che separa uno sguardo il più possibile obiettivo da uno sguardo reticente.