Gli sdraiati, generazioni a confronto nel film con Claudio Bisio

Far parlare tra di loro adulti e adolescenti è sempre stato difficile: nasce (anche) da qui il film 'Gli sdraiati', diretto da Francesca Archibugi e con Claudio Bisio protagonista. Siccome esce nelle sale cinematografiche italiane giovedì 23 novembre, è tempo di fare il punto su ciò che ci aspetta, evitando spoiler. COS'È 'GLI SDRAIATI' 'Gli sdraiati' è un film agrodolce ed è liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Michele Serra uscito a novembre 2013 per i tipi di Feltrinelli. Secondo quanto scrisse del libro Natalia Aspesi, “è il racconto pacato e pieno d'amore di questi ragazzi diversi da tutti quelli che li hanno preceduti, nuove creature di una mutazione antropologica misteriosa che li separa inesorabilmente dagli adulti”. LA TRAMA Giorgio è un giornalista televisivo di successo, amato dal pubblico e stimato dai colleghi. Ha anche un figlio adolescente, avuto con l'ex moglie e con il quale fatica a trovare un dialogo: i mondi dei due sembrano infatti lontanissimi e incompatibili, questo almeno fino a quando la routine del ragazzo è stravolta dall'infatuazione per una compagna di classe. IL TRAILER DAL LIBRO AL CINEMA L'adattamento cinematografico del libro di Michele Serra è stato scritto da Francesca Archibugi e Francesco Piccolo: insieme, i due avevano sceneggiato in precedenza 'Il nome del figlio' (2015). La Archibugi è anche regista di 'Gli sdraiati', film che rappresenta il suo decimo lungometraggio di finzione dopo, fra gli altri, 'Mignon è partita', 'Lezioni di volo', 'Il grande cocomero' e, appunto, 'Il nome del figlio'. IL CAST A interpretare Giorgio Selva, il protagonista del film, è Claudio Bisio. Suo figlio Tito è interpretato da Gaddo Bacchini, la compagna di classe di Tito, Alice, è Ilaria Brusadelli, mentre la madre di lei è Antonia Truppo. Tra gli altri membri del cast troviamo anche Cochi Ponzoni, Gigio Alberti, Barbara Ronchi, Carla Chiarelli e Federica Fracassi. LA PAROLA A FRANCESCA ARCHIBUGI “Le famiglie sono disfunzionali in molti modi. In genere viene raccontata la solitudine dei ragazzi, l’essere incompresi, soli e spesso non amati. Quello che ci ha colpito del romanzo di Michele Serra è stata una specie di disfunzionalità paradossale perché invertita, la solitudine di un padre che si sente chiuso fuori dalla vita del figlio. Lui incompreso, e forse non amato. Da questo piccolo ma centrale nucleo narrativo, che si svolge come una lunga lettera che non riceve risposta, con Francesco Piccolo abbiamo costruito la nostra storia, immaginato il romanzo famigliare. Perché un uomo realizzato, rispettato, non riesce ad ottenere rispetto dal figlio, accettazione di regole minime, di comprensione dei propri punti di vista? E soprattutto, perché se ne dà la colpa? Perché reagisce in modo scomposto, inseguendolo, sbottando, perdonando, non sapendo sostanzialmente che fare? Perché subisce troppo, subisce sempre?” IL PARERE DI CHI L'HA VISTO I critici italiani che hanno visto 'Gli sdraiati' in anteprima pronunciano un giudizio mediamente positivo, ma senza entusiasmi: in generale si riconosce a Francesca Archibugi una delicatezza di sguardo molto adatta all'indagine dei turbamenti interiori dei suoi protagonisti. Là dove il film si inceppa, secondo alcuni osservatori, è proprio nella capacità di disegnare gli adolescenti, la cui rappresentazione sembra troppo schematica. Leggi anche: - Il nuovo film di Tarantino non è proprio su Charles Manson - Suburbicon, il trailer italiano del film di George Clooney - Serie TV, George Clooney in Comma 22