Lunedì 29 Aprile 2024

Game of Thrones stabilisce il record per gli stuntman incendiati

Per realizzare una scena della settima stagione del 'Trono di Spade', venti stuntmen sono stati dati alle fiamme. Un ciak pericolosissimo: ecco come l'hanno girato

Una scena di 'Game of Thrones' – Foto: HBO

Una scena di 'Game of Thrones' – Foto: HBO

'Game of Thrones' ('Il Trono di Spade') non si accontenta di essere una delle serie TV più seguite, premiate e amate al mondo: nel corso delle riprese per la settima stagione ha battuto il record relativo al maggior numero di stuntmen incendiati nel medesimo momento. Ovviamente, la scena in questione prevedeva la presenza di un drago. IL RECORD Intervistato da Entertainment Weekly, lo stunt coordinator Rowley Irlam ha detto che "in una scena abbiamo dato fuoco a 20 persone contemporaneamente. Se ricordo bene, nel film 'Salvate il soldato Ryan' sono state 13, mentre in 'Braveheart' abbiamo visto 18 ustioni parziali. Ma considerata la natura degli animali in azione, abbiamo avuto la libertà di stabilire un nuovo primato". Leggi anche: i draghi della stagione 7 sono grandi quanto un Boeing COME SI FA LO STUNT, TECNICAMENTE Dare fuoco alle persone, su un set, è un'operazione complessa e pericolosa, nonostante tutte le precauzioni che possono essere prese. Ogni singolo stuntman deve indossare abiti ignifughi, un gel raffreddante e una maschera: dopo essere stato incendiato non può respirare per tutta la durata del ciak e fino a quando le fiamme sono state estinte. Per quanto l'intera operazione duri in media una trentina di secondi, dunque non tantissimi in astratto, si tratta in ogni caso di essere avvolti dal fuoco, senza poter respirare o vedere e inoltre recitando la parte di una persona che sta soffrendo e che compie movimenti prestabiliti all'interno dello spazio scenico. Per approfondire: guarda il trailer della stagione 7 I RISCHI DI FARSI INCENDIARE Ancora Rowley Irlam: "È qualcosa di completamente differente dall'indossare una muta da sub, immergersi in acqua e contare fino a trenta. Se per caso qualcuno ti urta e tu prendi fiato, quella boccata d'aria in realtà è una boccata di fiamme". Inoltre, appena terminato il ciak e appena spente le fiamme, "c'è ancora il rischio che il fuoco riparta e per questa ragione lo stuntman rimane un minuto buono immobile a terra", circondato da colleghi pronti con gli estintori. Insomma: moltiplicare per 20 questa procedura, con tutti i rischi che comporta, è stata un'impresa non da poco. Per fortuna, la giornata di lavoro si è conclusa con solo una mano leggermente ustionata. Leggi anche: perché ad Harvard si studia 'Game of Thrones'?