Mercoledì 24 Aprile 2024

Qual è la durata massima della vita di un uomo?

Secondo un studio americano è difficile che un essere umano possa vivere per più di 125 anni. Ma per la scienza la sfida resta aperta.

L'uomo può vivere al massimo 125 anni (Foto: De Visu / Alamy)

L'uomo può vivere al massimo 125 anni (Foto: De Visu / Alamy)

Il 4 agosto 1997 si spense ad Arles, in Francia, Jeanne Louise Calment: aveva 122 anni e 164 giorni, un'età che la rende ancora oggi l'essere umano più longevo di cui si abbia notizia documentata. Ora, un nuovo studio pubblicato su Nature, suggerisce che in futuro il record della Calment sarà forse battile, ma solo di poco. Le analisi dei ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine, portano infatti alla conclusione che, per quanti sforzi possa fare la medicina, la durata della vita umana possa difficilmente superare i 125 anni.
UNA DATA DI SCADENZA INEVITABILE
Xiao Dong, Brandon Milholland e Jan Vijg hanno cercato di dare risposta al seguente quesito: fino a che punto i fattori biologici limitano l'aspettativa di vita? Per riuscirci hanno analizzato i dati demografici di 41 paesi sparsi nel mondo, per poi completare il quadro esaminando i tassi di mortalità dei supercentenari (minimo 110 anni di età) vissuti negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Giappone e in Francia. Gli scienziati hanno così constatato che i progressi medici hanno indiscutibilmente allungato la vita media, ma già a partire dagli anni '80 il margine di crescita sembra essersi arrestato.
100 DI QUESTI ANNI
Secondo gli autori i risultati dell'indagine suggeriscono "in modo netto che la durata della vita umana ha un limite naturale". Il paper sottolinea come la probabilità che una persona viva più di 125 anni sia 1 su 10.000. L'errore di fondo, dicono Xiao Dong e colleghi, è identificare il nemico nelle malattie che ci uccidono quando siamo vecchi. La realtà è invece un'altra: nasciamo, cresciamo, sviluppiamo la capacità di riprodurci, e tutti questi cambiamenti implicano la messa in moto di un processo che presenta un capolinea strutturale.
MEDICINA ANTI-AGING 
Il genetista Jan Vijg ritiene che anche in futuro sarà molto improbabile trovare un rimedio a tutte le complessità della vecchiaia. "Cosa pensiamo di riuscire a fare? Sviluppare un farmaco per ogni cosa?", ha dichiarato su Stat News. Le sue parole nascondono più pragmatismo che pessimismo: già oggi la medicina anti-invecchiamento è più concentrata sul miglioramento della qualità della vita in tarda età, piuttosto che sulla ricerca di un improbabile elisir di eterna giovinezza. 
Tuttavia, se un giorno dovesse diventare routine spegnere 125 candeline (e sarebbe già un traguardo straordinario ), non è comunque vietato sognare di andare ancora oltre. La scienza, riconosce lo stesso Vijg, ha saputo spesso stupirci, trasformando in realtà ciò che in passato sembrava semplicemente impossibile.
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