Giovedì 25 Aprile 2024

Cinema, morto il critico Gian Luigi Rondi

Aveva 94 anni. È stato direttore e presidente della Mostra di Venezia e poi del Festival di Roma

Il critico Gian Luigi Rondi (Ansa)

Il critico Gian Luigi Rondi (Ansa)

Roma, 22 settembre 2016 - E' morto nella notte nella sua casa romana Gian Luigi Rondi, decano dei critici cinematografici e presidente dei David di Donatello. Direttore e presidente della Mostra di Venezia e poi del Festival di Roma, era nato a Tirano, in Valtellina, il 10 dicembre 1921, e aveva cominciato la carriera nel 1946 sulle colonne de Il Tempo. Tra i numerosi riconoscimenti attribuitigli in Italia e all'estero, si ricordano quelli di Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e Legion d'Onore di Francia. 

LA CARRIERA - Dopo gli esordi al Tempo, dal 1948 diventa corrispondente del francese Le Figaro, dei periodici Cinemonde e Le Film Francais, del belga Cinerevue. Critico cinematografico de La Fiera Letteraria, tiene corsi di storia ed estetica del cinema all'Università Internazionale Pro Deo (oggi Luiss). Nel 1949 è per la prima volta nella giuria alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (X edizione), mentre nel 1950 inizia la collaborazione con il Giornale Radio che durerà fino al 1995. Negli anni Cinquanta si concentra sulla sceneggiatura: collabora con registi come Georg Wilhelm Pabst, Joseph L. Mankiewicz, Rene' Clair, Jean Delannoye Ladislao Vajda. E soprattutto contribuisce alla realizzazione di alcuni documentari di carattere storico e biografico. Con gli anni Sessanta inizia a lavorare per la tv: cura cicli cinematografici dedicati a grandi registi e la sua fama è sempre più internazionale, come testimoniano la partecipazione alle giurie dei più grandi festival. Dopo Venezia arrivano Berlino (1961), Cannes (1963), Rio de Janeiro (1965) e San Sebastian (1968).

Rondi prosegue l'attività sulla carta stampata, in radio, televisione e nelle giurie dei più importanti festival internazionali e, intanto, nel 1970, fonda il 'Festival delle Nazioni' di Taormina del quale è anche direttore artistico. Nel 1971 fa il suo ingresso alla Biennale di Venezia come Commissario, incarico che lascia dopo due anni in polemica per la mancata riforma dell'ente. Il ritorno in Laguna avviene nel 1983 e nei quattro anni nei quali è Direttore della Mostra ridà smalto alla manifestazione, rendendosi protagonista anche di discusse scelte, come l'esclusione dalla selezione di 'Velluto blu' di David Lynch, interpretato da una giovane Isabella Rossellini. In seguito presiede il Festival di Locarno, nel 1988 ed è nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri membro del Consiglio direttivo della Biennale di Venezia; dal 1993 al 1997 è presidente della Biennale. Nel 2011 è nominato dal governo Berlusconi commissario straordinario della Siae e dal 2008 al 2012 è presidente della Fondazione Cinema per Roma. E' inoltre presidente dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello che assegna ogni anno il più prestigioso premio cinematografico italiano.

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