Giovedì 9 Maggio 2024

Dolores O'Riordan, commovente addio di Giuliano Sangiorgi

"Ti ho vissuta come un sogno", scrive il frontman dei Negramaro che con lei duettò nel 2007 nel brano 'Senza fiato'

Dolores O'Riordan e Giuliano Sangiorgi (dal profilo Facebook del cantante italiano)

Dolores O'Riordan e Giuliano Sangiorgi (dal profilo Facebook del cantante italiano)

Roma, 16 gennaio 2018 - Duettare insieme a una voce come quella di Dolores O'Riordan, morta ieri improvvisamente all'età di 46 anni, non è qualcosa che si può dimenticare anche se, da allora, sono passati oltre dieci anni. E il ricordo di quell'incontro per l'incisione del brano 'Senza fiato' (inserito nella colonna sonora del film 'Cemento armato' del 2007) è ancora vivo nella mente di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, che ha voluto dedicare alla collega scomparsa un lungo post su Facebook.

"Ti ho vissuta sempre come un sogno... Lo sapevo che non avrei dovuto farlo. Avrei dovuto viverti come un giorno qualunque. Da sveglio, sveglissimo.Come una persona qualsiasi, magari conosciuta in un viaggio insieme", esordisce nella lunga dichiarazione di affetto e stima il cantante italiano.

 "Avrei dovuto essere meno rispettoso delle distanze e, invece, ti ho trattato come una leggenda, perché questo sei per quelli come noi e per il mondo intero, per la generazione di 'zombie' che hai lasciato orfani della voce più rivoluzionaria degli ultimi 40 anni. Avrei dovuto ridurle, quelle maledette distanze. Allora e solo allora avrei capito che quella nostra canzone insieme stava succedendo davvero. E invece ho pensato: 'non è possibile', 'non è reale', 'non sta succedendo a me, a noi'. È un sogno". 

Sangiorgi prosegue nel suo racconto di quel giorno in cui cantarono insieme il brano. "Mi hai attraversato gli occhi e il cuore in un giorno qualunque, in uno studio di registrazione qualunque, cantandoci addosso tutto il fiato che ci restava. Sono entrato in studio che già cantavi. Non mi hai riconosciuto, non mi hai dato retta neanche per un istante, intenta com'eri a cantare la nostra canzone. Poi qualcuno ti ha detto che ero io il motivo per cui eri lì, piovuta dall' America nel mezzo del nulla. Hai spalancato gli occhi e mi hai stretto forte a te". 

"Quella musica di Paolo Buonvino che ci ha fatto incontrare grazie a super Caterina (Caselli); le mie parole, la mia voce, i negramaro...ti avevano fatto dire di sì... me lo hai raccontato così, vomitando addosso a un povero piccolo nessuno come me quei motivi che ancora oggi stento a credere, tanto sei passata come un sogno. E io... Mi sono lasciato abbracciare. Ho trattenuto il respiro, ho pianto in un nanosecondo e sempre in un nanosecondo ho nascosto le mie lacrime ai tuoi occhi accesi e neri". 

E oggi, che non ci sei più, resto senza fiato ancora una volta. Ma queste lacrime non sono più un sogno. Ti ho intrappolata dentro. Era tutto vero. Sei passata nelle nostre vite e lì rimarrai per sempre. 'Non son riva senza te!' Giuliano e i tuoi negramaro tutti", conclude con infinita tristezza.

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