Domenica 5 Maggio 2024

Luca Varani, i dettagli dell'orrore. La gola tagliata per non farlo urlare

Varani è stato sgozzato ma tenuto ancora in vita. Fatale la coltellata al cuore. Le confessioni choc: "Abbiamo dormito con il cadavere"

Luca Varani e la fidanzata (Ansa)

Luca Varani e la fidanzata (Ansa)

Roma, 8 marzo 2016 - Emergono nuovi macabri dettagli sull'omicidio del 23enne Luca Varani, il giovane ucciso dopo un festino a base di coca e alcool. Luca è stato sgozzato ma tenuto ancora un po' in vita fino alla coltellata fatale al cuore che ha provocato la morte. Gli inquirenti ritengono inoltre che i ripetuti tagli alla gola siano stati fatti per non far gridare Varani durante le sevizie. Il colpo di grazia è stato quello di una lama conficcata nel petto che solo il medico legale ha potuto rimuovere dal cadavere in sede di autopsia.

La confessione choc dei due killer

I due killer, Manuel Foffo e Marco Prato, avrebbero poi dormito per circa 6 ore a fianco del corpo per poi uscire da casa di Foffo solo il pomeriggio seguente. Poi, dopo aver lasciato l'appartamento, Prato sarebbe andato in un albergo dove avrebbe tentato il suicidio ingerendo un mix di alcol e barbiturici.

MANUEL SI E' PENTITO - Manuel Foffo "è profondamente pentito di quello che ha fatto e man mano che sono passate le ore si è reso conto del dramma di cui è stato causa". A riferirlo è l'avvocato difensore del giovane reo confesso, l'avvocato Michele Andreano. Che ai microfoni di Radio 24 annuncia che chiederà la perizia psichiatrica per valutare se i due ragazzi in quelle ore di atroce follia, erano in grado "di intendere e di volere". "Nell'immediato - dice l'avvocato - non si è assolutamente reso conto di quello che aveva fatto, tanto che subito dopo i fatti (i due, ndr) hanno dormito a casa con il cadavere forse per ore lì vicino a loro, sono usciti, hanno fatto un altro giro per Roma e man mano che smaltivano si sono resi conto. L'altro ragazzo sembra che sia andato in hotel per tentare il suicidio, il mio assistito invece ha detto tutto al padre". Per questo, continua l'avvocato, "la prima cosa che chiederemo è una perizia psichiatrica, oltre agli esami tossicologici". "Domani - aggiunge il penalista - depositerò la richiesta di incidente probatorio in questo senso, con la massima lealtà e anche tenendo presente il dolore della famiglia del povero ragazzo che è stato ucciso. Se ci sono le condizioni scientifiche per dimostrare che in quel momento non era in grado di intendere e di volere è chiaro che abbiamo il dovere di verificarlo". Il penalista ha spiegato che se Foffo "ha assunto quantitativi di cocaina di quel livello e i due hanno bevuto superalcolici per due giorni ininterrottamente si capisce che gli effetti sono devastanti, per cui dovremmo, anche per dovere difensivo, valutare se in quel momento erano in grado di intendere e di volere".