Mercoledì 24 Aprile 2024

Intercettazioni, fino a 4 anni per video e audio rubati. Scontro alla Camera sulla norma 'bavaglio'

Ok tra le polemiche in commissione Giustizia alla Camera. Approvato anche emendamento di Pagano (Ncd) che prevede una stretta sulle intercettazioni . Nel mirino Striscia, Le Iene e Report. Protesta M5S

David Ermini, responsabile Giustizia al Pd (Ansa)

David Ermini, responsabile Giustizia al Pd (Ansa)

Roma, 24 luglio 2015 - Via libera dalla commissione Giustizia della Camera al ddl di riforma del processo penale. E la prossima settimana il provvedimento sarà all’esame dell’aula di Montecitorio. E' passato anche un emendamento di Ncd a firma di Alessandro Pagano, che prevede una stretta sulle intercettazioni.  

L'EMENDAMENTO PAGANO - L'emendamento Pagano prevede che  chiunque diffonda, al fine di recare danno alla reputazione o all'immagine altrui, riprese o registrazioni di conversazioni svolte in sua presenza e fraudolentemente effettuate, è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni. La punibilità è esclusa quando le riprese costituiscono prova nell'ambito di un procedimento dinnanzi all'autorità giudiziaria o siano utilizzate nell'ambito di esercizio del diritto di difesa". "Niente più abusi con le intercettazioni e rispetto della privacy, non ci sarà alcun bavaglio per la stampa e sarà pienamente garantito il diritto alle indagini dei giudici. Questo lo spirito degli emendamenti sul tema approvati in commissione Giustizia alla Camera nell'ambito della riforma del processo penale", ha dichiarato il deputato Pagano. "Un testo equilibrato e bilanciato - ha proseguito -, risultato di un confronto positivo tra le diverse forze di maggioranza su un tema che dieci anni fa era un tabù e che oggi può arrivare a una svolta di buon senso, a garanzia di tutte quelle persone che senza motivo da un giorno all'altro si trovano sottoposte alla gogna mediatica".

PROTESTA GRILLINA - Non sono mancati però gli scontri. In commissione, i deputati M5S hanno protestato contro la riforma del codice di procedura penale, esibendo dei cartelli con la scritta #NoBavaglio. I grillini, sul blog, hanno inoltre annunciato di essere "pronti a fare battaglia".

ORLANDO - Sull'emendamento è sorto qualche dubbio anche al ministro della Giustizia Orlando. "Ho riserve di carattere generale, sulle sanzioni, ho delle perplessità, delle riserve e c'è una riflessione da fare", ha detto.

EMENDAMENTO 'SALVA-IENE' - Più tardi David Ermini, responsabile Giustizia del Pd, ha spiegato che sarà presentanto un emendamento per "escludere i professionisti". Sono a rischio infatti, inchieste e denunce giornalistiche come quelle che conduce Report, le Iene o addirittura Striscia. "La norma tanto chiacchierata del DDl di riforma del processo penale in merito alle uso delle registrazioni tra privati è molto chiara e di garanzia. Si vuole impedire l'uso fraudolento delle conversazioni private: ma, per essere ancora più chiari e togliere di mezzo qualunque allarmismo e strumentalizzazione e infondati argomenti di accusa, presenteremo in aula un emendamento per escludere esplicitamente dalla norma l'esercizio legittimo di attività professionali", ha dichiarato Ermini. 

BOLDRINI - "Lo spirito non mi sembra che sia quello della legge bavaglio". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, arrivando alla festa dell'Unità di Roma, a proposito di quanto accaduto oggi alla Camera.

"Io credo che ci siano le condizioni per arrivare a un testo unificato che tuteli il diritto dei magistrati e dei giornalisti a fare il loto lavoro e contemporaneamente di quello dei cittadini a tutelare la propria privacy", ha aggiunto Boldrini. "Si può togliere dalle intercettazioni tutto ciò che non è inerente all'inchiesta e al processo, tutelando la libertà di stampa e il diritto dei cittadini a sapere e tutelando la riservatezza dei cittadini stessi", ha concluso.