Fulvio Schinzari, il vicequestore di Bari morto nell'incidente ferroviario (Ansa)
Bari, 12 luglio 2016 - E' il vicequestore di Bari la prima vittima riconosciuta dell'incidente ferroviario avvenuto oggi in Puglia, tra Corato e Andria. Si chiamava Fulvio Schinzari e aveva 59 anni.
Schinzari si stava recando in ufficio: era suo primo giorno di rientro dalle ferie. Era partito da Andria, dove viveva con la moglie e due figlie. A Bari non è mai arrivato. "Era un poliziotto anomalo e molti ad Andria neanche lo sapevamo che mestiere facesse. Era un amante dell'arte a tutto tondo - racconta l'amica Mirella Caldarone, presidente di un'associazione culturale di Andria - Suonava la chitarra, componeva. Spesso faceva spettacoli tra musica e parole".
Nato a Galatina (Lecce), Schinzari ha lavorato sempre in Puglia. Laureato in Giurisprudenza, ha fatto l'avvocato, poi nel 1989 è entrato nei ruoli dei funzionari della Polizia. Il primo, per circa un anno, a Bari, come addetto alla Squadra Mobile. A seguire è stato funzionario al Commissariato di Barletta, responsabile della squadra di polizia giudiziaria e poi, dal 2000 al 2002 ha diretto il Commissariato di Canosa di Puglia. Dal 2002 al 2005 è stato responsabile del settore Sicurezza e Protezione Civile presso il Comune di Andria. Quindi per due anni, ha guidato il Commissariato di Corato. A Canosa, come dirigente del Commissariato, è tornato nel febbraio 2007, dove è rimasto fino al giugno 2012.
Quattro anni fa l'incarico di Dirigente dell'Ufficio del Personale della Questura di Bari. "Fulvio era un grande lettore - prosegue Mirella - Diceva che in treno poteva leggere...stava tranquillo così".
Il corpo di Schinzari è stato riconosciuto fra le macerie da un amico poliziotto accorso sul luogo dell'incidente. Domani in mattinata, con il riconoscimento ufficiale dei parenti, comincerà l'appello di tutte le altre vittime.